Tre morti di overdose a Caorle, arrestato per spaccio un nigeriano

Carabinieri a Caorle
CAORLE - Indagini partite dalla morte per overdose di un 49enne di Caorle a fine 2021. I carabinieri avevano verificato il cellulare dell'uomo scoprendo dei numeri...

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CAORLE - Indagini partite dalla morte per overdose di un 49enne di Caorle a fine 2021. I carabinieri avevano verificato il cellulare dell'uomo scoprendo dei numeri ricorrenti, collegati, tra l'altro, ad altre due morti per overdose, una del febbraio scorso, sempre a Caorle, l'altra di qualche mese prima. Mesi di accertamenti che, alla fine, hanno portato all'arresto di John Eric Ogioba, 26enne di origini nigeriane, residente a Musile di Piave. Contro di lui il giudice delle indagini preliminari di Pordenone ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Non gli vengono contestate le morti, ma una ventina di cessioni di droga, che sarebbero avvenute tra il 2020 e il 2022, per lo più a Noventa di Piave o a San Donà di Piave.

L'ARRESTO
L'altra sera l'ordinanza è stata eseguita dai carabinieri che hanno portato in carcere Ogioba. E oggi il giovane, assistito dall'avvocato Zornetta, sarà ascoltato dal giudice per le indagini preliminari di Pordenone per l'interrogatorio di garanzia.

LE INDAGINI


Tutto, come anticipato, è cominciato dalla morte in casa di un 49enne di Caorle. Un malore improvviso, si era pensato, poi il ritrovamento in casa di alcuni grammi di eroina aveva dato il via alle indagini e alla ricerca degli spacciatori. Partendo proprio dai tabulati del cellulare del 49enne i carabinieri hanno ricostruito una rete di contatti telefonici. Individuandone in particolare due comuni a tre persone morte, negli stessi luoghi e nell'arco di pochi mesi, per overdose di eroina. L'inchiesta, a quel punto, di è avvalsa anche di una serie di intercettazioni telefoniche che hanno consentito di ricostruire una serie di episodi di spaccio. Sono stati rintracciati numerosi consumatori e, anche sulla base delle loro testimonianze, è stato ricostruito il ruolo di Ogioba, spacciatore attivo sulla piazza di San Donà e di Noventa di Piave, nella ricostruzione delle indagini, che si presentava agli appuntamenti per consegnare la droga in bicicletta. Attività che sarebbe proseguita per anni, fino all'arresto di lunedì sera. Oggi l'uomo potrà dare la sua versione dei fatti.

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Il Gazzettino