Droga e cellulari sequestrati in carcere: «Servono più strumenti di controllo»

Il carcere di Verona
VERONA - Droga e telefoni cellulari sono stati trovati all'interno del carcere di Verona. Ne dà notizia Giovanni Vona, segretario nazionale per il Triveneto del...

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VERONA - Droga e telefoni cellulari sono stati trovati all'interno del carcere di Verona. Ne dà notizia Giovanni Vona, segretario nazionale per il Triveneto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: «Grazie all'attività d'indagine del Reparto di Polizia Penitenziaria di Verona, nel tardo pomeriggio di mercoledì è stata effettuata una perquisizione nella V Sezione del carcere, perquisizione che ha dato esito positivo - racconta -. Nello specifico, gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno rinvenuto circa 9 grammi di cocaina, circa 100 grammi di hashish, dell'eroina e due telefoni smartphone». Per Capece «va richiamata l'attenzione dei vertici regionali e nazionali dell'amministrazione penitenziaria affinché vengano date risposte concrete, alla risoluzione delle problematiche in atto nel penitenziario di Montorio, a Verona, anche dotando le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria, da sempre in prima linea sul fronte dell'ingresso e possesso di droga in carcere, di adeguati strumenti tecnologici di controllo».

Il problema dell'ingresso della droga in carcere, rileva il Sappe, «è questione ormai sempre più frequente, a causa dei tanti tossicodipendenti ristretti nelle strutture italiane. Rispetto al problema bisognerebbe fare molto di più, seguendo l'esempio del carcere di Rimini, dove da tanti anni esiste un piccolo reparto, con 16 posti, dedicato a soggetti tossicodipendenti, i quali sottoscrivono con l'amministrazione un programma di recupero, impegnandosi a non assumere sostanze alternative, come il metadone». 

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Il Gazzettino