Spaccio di cocaina in centro storico: boss albanesi e italiani "manovalanza", consegne con il barchino. 16 arresti

VENEZIA - Vasta operazione antidroga della Polizia di Stato di Venezia nel cuore della città lagunare oggi, 30 marzo 2021. Le indagini, condotte dai poliziotti della...

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VENEZIA - Vasta operazione antidroga della Polizia di Stato di Venezia nel cuore della città lagunare oggi, 30 marzo 2021. Le indagini, condotte dai poliziotti della Squadra Mobile e dirette dalla Procura Distrettuale Antimafia di Venezia, hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti di un gruppo organizzato che gestiva il traffico e lo spaccio di cocaina destinata proprio al centro storico della città. Nell'operazione sono impiegati oltre 100 poliziotti appartenenti alle Squadre Mobili del distretto Veneto coordinate dal Servizio Centrale Operativo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Tredici le persone arrestate, tutte di orgine albanese, molti dei quali lavoravano nel centro storico lagunare, sfruttando la copertura di un impiego normale per potersi muovere in maniera indisturbata tra i canali e le calli di Venezia.

Le indagini sono durate un anno, dirette dalla Procura Distrettuale Antimafia di Venezia e hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza su un gruppo organizzato che gestiva il traffico e lo spaccio di cocaina destinata al centro storico della città lagunare e non solo, anche a Mestre e Marghera. Nel corso dell'operazione sono state arrestate 13 persone, e altre tre non sono state per ora rintracciate. Sequestrati 3 chilogrammi di cocaina con un grado di purezza 80% (molto alto) e un chilo e mezzo di marijuana. Un flusso di droga notevole quella che arrivava nel centro storico veneziano e nella terraferma, con collegamenti anche da Milano. Un paio di chili di cocaina al mese secondo quanto gli investigatori hanno potuto quantificare. Delle 16 persone per le quali sono state emesse complessivamente le ordinanze, a 9 viene contestata l'associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Droga consegnata con i barchini

Portavano in giro la droga con i barchini nel centro storico lagunare, dosi di cocaina e marijuana che venivano consegnate nei luoghi prestabiliti e a domicilio. Pusher residenti nella Venezia d'acqua, veneziani e non solo, che però erano solo l'ultimo gradino di un giro si spaccio che agiva su tre diversi livelli. Da queste prime segnalazioni e dai primi spacciatori la Squadra Mobile della Questura di Venezia ha iniziato ad investigare ad ampio raggio e stamane alle prime luci dell'alba, è scattata l'importante operazione antidroga.

Case Secondo quanto emerso dalle indagini l'associazione era dotata di strutture logistiche rigorosamente dedicate alla distribuzione di droga (appartamenti, autovetture, mezzi di comunicazione).

Struttura piramidale: italiani al livello più basso

Anche la rete di soggetti, sia pure in termini di gravi indizi di colpevolezza, sembrerebbe avere una struttura solida, piramidale ed organizzata, suddivisa per compiti e tre livelli. Al vertice c'erano gli spacciatori albanesi, sorta di boss, al secondo livello gli intermediari di origine perlopiù albanese, al gradino più basso gli spacciatori italiani, tra i quali i veneziani, che prendevano appuntamenti con i clienti e consegnavano la droga. Spacciatori di età compresa tra i 25 e i 38 anni e alcuni con lavori insospettabili, come operai, commercianti e professionisti che spacciavano anche in piena zona rossa e durante il lockdown. E per contattare i vertici del gruppo, gli intermediari cambiavano le schede telefoniche.

 

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Il Gazzettino