Dottoressa no vax sospesa, 1.500 pazienti nel caos

Medico
MARTELLAGO - Dottoressa no-vax sospesa, pazienti nel caos. Il problema è insorto dopo la sospensione, ad opera della Azienda sanitaria, dal primo gennaio, di uno degli otto...

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MARTELLAGO - Dottoressa no-vax sospesa, pazienti nel caos. Il problema è insorto dopo la sospensione, ad opera della Azienda sanitaria, dal primo gennaio, di uno degli otto medici di famiglia in forza alla Medicina di Gruppo Integrata di Martellago con sede in via Fapanni, Francesca Stocco. La notizia ha destato scalpore, anche perché si tratta di uno dei medici più stimati del territorio, sia per le doti professionali sia per quelle umane e la disponibilità: tutti d'accordo, una grave perdita. Ma la dottoressa Scotto è una no-vax, non si è vaccinata e, come prevede la legge, e come ha dovuto fare per tutti i casi analoghi del proprio personale, l'Ulss 3 l'ha sospesa dal servizio. Il fatto è che il medico aveva oltre 1.500 pazienti, che si sono ritrovati senza riferimento.

E' vero che l'Azienda ha provveduto a iscrivere d'ufficio dall'inizio dell'anno tutti gli assistiti a un nuovo medico di base con incarico provvisorio, ma, soprattutto nei giorni del passaggio, è stato un inferno. Diversi pazienti, che ancora non sapevano della sospensione, hanno continuato a luogo a chiamare invano il numero di cellulare della loro dottoressa. Il sostituto inoltre non fa ambulatorio anche a Maerne, come Stocco, ma solo in capoluogo, e sarebbe contattabile soltanto al numero di telefono fisso della segreteria del centro di via Fapanni, andato ulteriormente in sofferenza. Sui social fioccano le proteste di persone che in generale lamentano di non riuscire a prendere la linea per fissare gli appuntamenti, cosa peraltro comune anche ad altri medici, al punto che uno dei dottori del centro, Luca Barbacane, la scorsa settimana ha rilasciato un'intervista lamentando come, nella gestione dei soggetti positivi (e in questo momento nel comune si sfiora il migliaio), lui e i suoi colleghi siano schiacciati dalla burocrazia, che richiede, solo questa, dieci minuti per ogni assistito. Una quantità di lavoro che paralizza la nostra attività quotidiana di medici di famiglia, non ci consente di seguire a dovere i pazienti cronici: a mala pena le urgenze, nonostante turni massacranti e un dispiego, oltre a otto medici, di 4 infermiere e sei segretarie. Una situazione insostenibile anche per gli operatori, tanto che il sostituto della dottoressa Stocco avrebbe già dato le dimissioni: tra due mesi (il tempo del preavviso) si sarà punto a capo.

NEL BELLUNESE

A Livinallongo intanto il dottor Luca Favero ha deciso. Se entro fine gennaio non verrà reintegrato nelle sue funzioni e non gli verranno pagate le intere spettanze che pretende, si licenzierà. E per comunicarlo, ieri ha appeso il primo di 4 cartelli tutti uguali sugli ambulatori in cui sta ancora lavorando. A causa della vergognosa sottomissione degli Organi preposti alla regolamentazione del lavoro di noi Medici alle leggi infami e stupide dell'attuale Governo di pagliacci, sono costretto a lasciare la condotta di Livinallongo, nonostante io abbia attuato ben due inoculazioni vaccinali e assolto l'obbligo vaccinale già il 9 dicembre 2021 senza essere riammesso all'Ordine! Un caro sconsolato saluto a voi tutti. Oggi lo stesso cartello comparirà sull'ambulatorio di Colle Santa Lucia, poi toccherà a quelli di Caprile e Canale d'Agordo.


Favero era stato sospeso dall'Ordine dei Medici di Padova, a cui è iscritto, perché sino a inizio dicembre non si era vaccinato poichè soffre di una malattia autoimmune. Poi, nonostante la preoccupazione, messo alle strette dall'Ulss 3 di Venezia di cui fa parte, aveva deciso di farlo. E così risulta che si è sottoposto alla prima dose il 9 dicembre; e venerdì 7 gennaio, anche alla seconda dose al punto vaccinale di Agordo. Ma tutto ciò non gli è ancora stato sufficiente per essere reintegrato.
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Il Gazzettino