Comelico longevo, sfida al tempo di tre fratelli: la grande festa per i... 270 anni

I fratelli De Martin. Mattiò, Corradino, 96 anni, Modesto, 93, e Arrigo, 81
COMELICO SUPERIORE - La rarità di un fratellanza che supera i novantanni in questi tempi di covid è una notizia che va oltre la curiosità. Succede a...

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COMELICO SUPERIORE - La rarità di un fratellanza che supera i novantanni in questi tempi di covid è una notizia che va oltre la curiosità. Succede a Dosoledo, dove i fratelli De Martin Mattiò, Corradino 96 anni, Modesto 93 e Arrigo 81, hanno festeggiato i 270 anni di vita insieme. E’ stato Arrigo, con l’ironia che lo caratterizza, a raccontare la sorpresa . «Ai due fratelli - racconta - ho detto a bruciapelo, con tono perentorio, sabato prossimo si festeggia i 270 anni. I due mi guardavano straniti e distratti, ma poi dichiarando l’età di ciascuno, il maestro Corradino ha fatto la somma e ottenuto il preciso risultato». Così la festa di famiglia ha potuto concretizzarsi con un pranzo al ristorante, essendo in zona gialla, e una passeggiata sulla strada panoramica del Comelico. Arrigo è un personaggio di rilievo nella recente attività culturale del Comelico ladino. E’ stato l’ideatore e costruttore del museo Algudnei, nella mansarda del palazzo della Regola di Dosoledo, con la recente realizzazione di altre due stanze, quella sulla prima guerra mondiale e quella sul ladino e lo spazio dei “clonpar”, ed è anche un arguto scrittore in ladino. E’ lui che presenta gli altri due fratelli. 


«Il maestro Corradino è stato per pochi anni allo stato civile di Candide, insegnante alla scuola di arti e mestieri di Casamazzagno, conosce il mondo della lirica, è amante di letteratura ed arte. Modesto, serio, laborioso, molto critico sull’andazzo delle nuove generazioni. Ora si lamenta della forzata clausura anti virus, che lo costringe a dover rinunciare alle passeggiate di 8 chilometri al giorno. Quando può non rinuncia agli incontri con gli amici più giovani, che hanno ancora voglia di cantare all’osteria, lui che ha sempre coltivato il canto corale». Per Arrigo, Corradino e Modesto, l’augurio dei paesani di Dosoledo è stato quello di resistere ancora con la stessa solidità e lucidità che li caratterizzano nei loro 270 anni. E Arrigo commenta. «Avrò un bel da fare ad inseguire quei due, intanto i 280 anni non sono poi così lontani». 
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Il Gazzettino