«Attenzione, quattro persone incappucciate manomettono le cassette portachiavi dei b&b a Dorsoduro». Scatta l'allarme ladri a Venezia

«Attenzione, quattro persone incappucciate manomettono le cassette portachiavi dei b&b a Dorsoduro». Scatta l'allarme a Venezia
VENEZIA - «Attenzione: quattro persone di origine straniera - probabilmente tunisini - girano incappucciate per Dorsoduro, manomettendo le cassette portachiavi di b&b e...

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VENEZIA - «Attenzione: quattro persone di origine straniera - probabilmente tunisini - girano incappucciate per Dorsoduro, manomettendo le cassette portachiavi di b&b e locazioni turistiche cercando di entrarvi». Un messaggio circolato nella notte fra venerdì e sabato tra le chat di WhatsApp e poi apparso sui social, che sembra confermare come il fenomeno, partito in queste settimane da Castello, si stia via-via allargando, raggiungendo anche altre zone del centro storico.


Vandali che scassinano le cosiddette “key lock box” munite di codice o lucchetto per l’apertura, che stanno agitando gli animi di chi in città utilizza questo tipo di soluzione per accogliere i propri ospiti. E il momento attuale di bassa stagione – dove a Venezia circola un numero di visitatori ben più contenuto rispetto ai mesi estivi o primaverili – non può che incoraggiare ulteriormente i malintenzionati nel tentativo di violare gli appartamenti vuoti, rubando tutto ciò che possa poi essere rivenduto. In merito al problema, le voci in città si rincorrono, ma la voglia di esporsi in prima persona è poca, per la paura che qualsiasi cosa detta sulla vicenda possa essere causa di problemi dai quali la gente vuole tenersi lontana.

ALLARME SUI SOCIAL

«Con soggetti simili in circolo – afferma qualcuno – non c’è da fidarsi. Sono persone che non hanno nulla da perdere». Altri invece, affidando il proprio pensiero a un breve messaggio pubblicato in Rete, puntano il dito contro i controlli, che andrebbero rafforzati soprattutto in determinate ore della giornate. Su Facebook non manca poi il caso di utenti che raccontano la propria esperienza personale, raccomandando la massima attenzione. «Da me sono entrati in due appartamenti ad uso turistico – si legge in un post –. Ho video e fotogrammi grazie alle telecamere di sicurezza: ho consegnato tutto alla Polizia assieme alla mia denuncia. Si tratta senz’altro di immigrati, parlano una lingua straniera».
In tema di cassette portachiavi interviene anche Matteo Secchi, di Venessia.com, convinto di come debbano essere eliminate tutte. «Non è tanto un discorso estetico, ma di sicurezza. Siamo contrari al loro utilizzo e per questo vanno tolte: il check-in deve essere fatto in presenza», marca lui, che chiarisce di non essere contro le locazioni turistiche in sé. L’intenzione non è infatti quella di colpire il veneziano che affitta una stanza in più per arrotondare, quanto piuttosto il business delle case e delle società. «D’altronde il vero Airbnb – commenta Secchi – si basa sull’abitante che ospita il turista a casa sua, dunque chi opera nel settore dovrebbe avere lì la residenza. Vogliono istituire quest’obbligo o no? Continuando così avremo mezzo mondo che farà i soldi a Venezia standosene altrove, con il rischio che si verifichino fatti come quelli a cui stiamo assistendo. Chi delinque sa infatti quali sono le case dei proprietari che non risiedono in città».

L’OFFERTA RICETTIVA

E a proposito di posti letto destinati all’offerta ricettiva, il numero che campeggia sul contatore della libreria “Usata by Marco Polo” è ulteriormente cresciuto, superando le 50mila unità. Cifre che si confermano ancora una volta maggiori rispetto a quelle dei residenti attuali. «Delle 6.813 strutture attualmente censite sul Geoportale del Comune – conferma l’Osservatorio civico sulla casa e la residenza, realtà che ha dato vita a un contatore gemello a quello della farmacia Morelli di campo San Bortolo, ideato da Venessia.com nel 2008 – 5.764 (ossia l’84%) sono locazioni turistiche, cresciute a un ritmo impressionante da quando Ocio ha avviato il suo monitoraggio, nel gennaio 2019». All’epoca erano 4.773 per poco meno di 18mila posti letto. «Nella città antica, quindi, in questi ultimi cinque anni in media ogni due giorni una casa è scomparsa dal mercato residenziale per entrare in quello turistico - fanno rilevare dall’Osservatorio - Poiché nessun Governo sembra intenzionato a invertire questa tendenza, la prospettiva che abbiamo davanti è quella di una città sempre più vuota di abitanti e piena di turisti».

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Il Gazzettino