1. maggio, regaliamo alle donne un contratto "Free Family"

Lisa Zanardo e Anna Giuliani
Si chiama "Free family" ed è una "integrazione" pensata per le posizioni di responsabilità che, specie per le donne, rischiano di imporre la...

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Si chiama "Free family" ed è una "integrazione" pensata per le posizioni di responsabilità che, specie per le donne, rischiano di imporre la scelta "casa o carriera”. Lo hanno messo a punto, in occasione del Primo Maggio, le 100  imprenditrici e professioniste che aderiscono all'Osservatorio Professionale Donna. Il "Contratto Free Family" prevede quattro opportunità che l'azienda concede alla lavoratrice con incarichi di responsabilità, o che si trova in particolari situazioni familiari: elasticità fino a un'ora in entrata e uscita; possibilità di svolgere a casa fino a 2 ore di lavoro la settimana; possibilità di recuperare ore di assenza infrasettimanale anche nel week end; impegno a fissare l’inizio delle riunioni aziendali entro le 16.


"Come imprenditrice ho vissuto anch’io le difficoltà di questa scelta - conferma Anna Giuliani, presidente di Solgar Italia  - e intendo dare il buon esempio cominciando dalla mia azienda. Nella nostra area tecnico-scientifica applichiamo già modalità flessibili e part-time per favorire le famiglie, con recuperi nelle attività formative e congressuali del fine settimana promosse dalla nostra azienda. Per la mia esperienza, una flessibilità intelligente torna utile anche all'impresa".

Per Lisa Zanardo, coordinatrice dell'Osservatorio: "Queste indicazioni sono estremamente pratiche, di facile introduzione, e non comportano oneri per l'azienda che, specie per le donne in carriera, ha necessità di organizzarsi. Lo conferma il sondaggio svolto con l'Università di Padova lo scorso 8 marzo. Il 64% delle neolaureate che si affaccia al mondo del lavoro tende a evitare la maternità, e a rimandarla mediamente di 10 anni."


"La famiglia non può essere un ostacolo alla carriera. - conclude l'ing. Zanardo - Il contratto "Family free" è un buon segnale per il management e l'opinione pubblica, che oggi si aspetta maggiore sensibilità su questi temi da parte dell'impresa". Per l'Osservatorio Professionale Donna il "Contratto Family" è una scelta di socialità ma anche di modernità ed efficienza aziendale.  Dunque non sono necessari investimenti né stravolgimenti organizzativi per aiutare le donne in carriera. E non soltanto.  "E' vero che questo format guarda soprattutto alle donne - conclude  Anna Giuliani - ma se le necessità familiari impongono la presenza del papà valgono le stesse regole."



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Il Gazzettino