OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PORDENONE - Disse di essere gravemente ammalata e in difficoltà economiche. Lui, un anziano di Aviano che all'epoca aveva 82 anni, l'aiutò senza rendersi conto che in realtà la donna lo stava raggirando. Clara Miotto, 41enne di Pordenone, in pochi mesi prelevò da conto della vittima 82mila euro. Non per cure o medicinali. Ma per pagamenti a favore di gioiellerie, negozi di abbigliamento e calzature. A cui si aggiungono svariati prelievi fatti con il bancomat. Ieri il processo per indebito utilizzo di una tessera bancomat e circonvenzione d'incapace, aggravati dal fatto che in quel periodo l'imputata era stata ammessa a una misura alternativa al carcere e si era approfittata di una persona che non era in grado di difendersi, si è concluso con una condanna. Il giudice Francesca Vortali ha inflitto alla 41enne, attualmente in carcere e ieri presente in aula, 2 anni 10 mesi 15 giorni di reclusione, oltre a una multa di 1.200 euro. Le era stata contestata anche la recidiva.
IL CASO
Miotto, un passato di truffe ai danni di anziani, è difesa dall'avvocato Alessandro Magaraci.
L'ESCAMOTAGE
Per rassicurarlo gli aveva fatto credere di aver disposto due bonifici per un totale di 65mila euro. Con la scusa di andare a Pordenone per verificare se le operazioni bancarie erano andate a buon fine, si era fatta consegnare il bancomat ed erano cominciati i prelievi abusivi. Erano stati usati sportelli Atm a Porcia, in via Mazzini a Pordenone e anche a Udine. Oltre a prelievi di un certo rilievo (mille euro), aveva disposto bonifici a suo favore di importi che potevano arrivare anche a 3.900/4.900 euro. Secondo la ricostruzione della Procura, con il bancomat dell'anziao aveva fatto anche shopping spendendo cifre che potevano andare dai 600 euro in profumeria fino ai mille euro in gioielleria. A far emergere la situazione è stata la stessa vittima, che quando si è accorto che la donna ospitata dalla vicina di casa gli aveva prosciugato il conto, è andato dai carabinieri di Aviano. «Credevo fosse una persona rispettabile», aveva detto ai militari dell'Arma che hanno raccolto la sua denuncia. Ogni volta che lui le dava il bancomat convinto che dovesse pagare visite specialistiche, lei poi glielo restituiva. Si è accorto di essere stato circuito soltanto quando la banca gli ha spedito l'estratto conto a casa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino