Udine. Donna in arresto cardiaco viene salvata dai parenti guidati al telefono da un'infermiera

Udine. Donna in arresto cardiaco viene salvata dai parenti guidati al telefono da un'infermiera (foto d'archivio)
UDINE - Una donna di 65 anni è stata soccorsa in casa questa mattina, martedì 19 settembre, in un paese della Bassa Friulana, dopo essere stata colta da un malore...

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UDINE - Una donna di 65 anni è stata soccorsa in casa questa mattina, martedì 19 settembre, in un paese della Bassa Friulana, dopo essere stata colta da un malore cui è seguito un arresto cardiocircolatorio. La donna aveva già dato segnali di allarme, in quanto la scorsa notte aveva accusato dei dolori dall'addome fino al al braccio, con senso di oppressione al torace: sintomi che possono essere riferiti a un infarto in corso.

Questa mattina le sue condizioni si sono aggravate e, a quello che poi s’è confermato essere un infarto in corso, è seguito un arresto cardiocircolatorio.

È scattata allora una chiamata ai soccorsi, arrivati con un'ambulanza in codice rosso. E mentre questa arrivava, un'infermiera della Sores è sempre rimasta al telefono con le persone presenti sul posto: ha spiegato loro come eseguire le manovre di rianimazione cardiopolmonare.

Nell’arresto cardiocircolatorio il tempo è fondamentale e lo è, di conseguenza, la guida al telefono: permette di “guadagnare” minuti essenziali per salvare una vita umana. La Rcp (rianimazione cardiopolmonare) può essere fatta anche da chi non ha mai svolto un corso di primo soccorso: compito e capacità dell’infermiere della sala operativa della Sores, in questi casi, è proprio quello di dare indicazioni su cosa fare e come fare, in attesa dell’arrivo di un mezzo di soccorso.

Nel caso di oggi, i parenti della donna hanno collaborato nella Rpc con l’infermiera della Sores, poi continuata dall’equipaggio di un’ambulanza: il suo cuore ha ripreso a battere. Poi la corsa in codice rosso all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.

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Il Gazzettino