Prete con l'amico e il grembiule di Mussolini in foto su Facebook

La foto della polemica
PADOVA - È polemica a Padova per una foto pubblicata in Facebook che ritrae don Federico Lauretta, feltrino d'origine e parroco di Santa Giustina, intento a festeggiare il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA - È polemica a Padova per una foto pubblicata in Facebook che ritrae don Federico Lauretta, feltrino d'origine e parroco di Santa Giustina, intento a festeggiare il lunedì dell'Angelo assieme ad un amico che indossa un grembiule che ritrae Benito Mussolini.




Il parroco non ha mai fatto mistero delle sue simpatie per l'estrema destra, ma l'immagine sta creando polemica in città. «La foto del parroco di Santa Giustina dimostra una volta di più come oggi si sia nel regno della superficialità e dell'incultura - ha commentato Floriana Rizzetto, presidente provinciale Anpi Padova -. Addolora che a farsi ritrarre a fianco di un nostalgico del ventennio nel giardino del complesso monastico sia un frate benedettino, che dovrebbe avere una preparazione storica oltre che teologica».



«Non lo si può derubricare a una battuta - ha continuato -. Le leggi razziali, l'invasione della Iugoslavia, Albania e Grecia, il confino, lo scioglimento di associazioni e partiti politici non si attagliano certo alla definizione di "statista". Mi pare che il connubio religione-fascismo sia stato sconfessato dalla Chiesa e resti solo in alcuni ecclesiastici "nostalgici", che - ha concluso Rizzetto - offendono la veste che indossano. Ci pensi padre Lauretta».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino