Morto mentre era in missione in Brasile. Un libro di testimonianze per raccontare don Edy Savietto

Morto mentre era in missione in Brasile. Un libro di testimonianze per raccontare don Edy Savietto
TREVISO - Un libro per raccogliere le testimonianze, i sogni, i confronti, gli aneddoti e in generale i ricordi più belli delle persone che hanno avuto la fortuna di...

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TREVISO - Un libro per raccogliere le testimonianze, i sogni, i confronti, gli aneddoti e in generale i ricordi più belli delle persone che hanno avuto la fortuna di incontrare don Edy Savietto. È questa l’idea lanciata dai familiari del sacerdote mancato lo scorso 20 dicembre a 51 anni a causa di un infarto fulminante che l’ha colto in Brasile, dove era andato in missione da meno di un anno. Gli spunti di certo non mancano. Don Edy era moltitudine. Nel senso che si è sempre impegnato su mille fronti.

IL GRANDE IMPEGNO

Dal servizio nel Duomo di Treviso, caratterizzato anche dalla collaborazione con gli operatori di strada a sostegno delle persone senza dimora, alle attività a Noale, Maerne, San Martino di Lupari, San Donà. Fino all’ultimo impegno come parroco di Olmi e Cavriè, proprio prima della partenza per la missione a Pacaraima, nella diocesi di brasiliana di Roraima, località sul confine con il Venezuela. Senza dimenticare la passione per il calcio e il grande tifo per l’Inter. «Fin dall’inizio abbiamo avuto l’idea di fare una raccolta delle testimonianze più belle e di raccoglierle in un libro. Idea che abbiamo colto anche in tante altre persone – scrive Oscar Savietto, fratello di don Edy – quindi chiediamo di inviare il materiale che riterrete via mail (l'indirizzo è donedyx@gmail.com, ndr). Se qualcuno poi ha la volontà, la disponibilità e la competenza per aiutarci nella stesura e nella scrittura, può contattarci».

LE ADESIONI

Il messaggio lanciato sui social ha già raccolto decine e decine di condivisioni. I ricordi si rincorrono. È sufficiente andare con la mente al funerale, celebrato lo scorso 30 dicembre nel duomo di Treviso, che ha visto la partecipazione di oltre 2mila persone, più di 1.200 tra la stessa cattedrale e l’oratorio collegato in videoconferenza e oltre 700 attraverso il streaming su YouTube.

LA TESTIMONIANZA

E proprio qui c’era stata la testimonianza diretta del vescovo Michele Tomasi, che un anno prima aveva personalmente accompagnato don Edy in Sud America. «Mi piace interpretare la sua vita come la continua tensione verso la povertà in spirito e verso l’amore per i poveri – sono state le parole del vescovo di Treviso – era naturalmente capace di stare con le persone, riusciva a incontrarle, a dar loro fiducia. Con lui si aveva l’impressione che davvero la vita fosse vita intensa, piena, come una corsa a mozzafiato, come una cavalcata in bicicletta, come uno scatto dietro a un pallone». Altre testimonianze potranno arrivare anche dall’altra parte del mondo. Don Edy purtroppo non ha avuto la possibilità di trascorrere un lungo tempo in missione. Ma pure qui, come sempre, era riuscito a entrare nel cuore di molte persone. Tra l'altro il progetto che stava cullando, «Mi piace Pacaraima», ora potrà diventare realtà attraverso il recupero del centro parrocchiale per i giovani. Nel giro di pochi mesi, grazie a gesti concreti di sostegno da parte di molte persone e parrocchie, è stata raccolta la somma necessaria. E così don Edy continua a lasciare il segno, lo stesso che l'ha contraddistinto per tutta la vita.

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Il Gazzettino