Arrivò da San Babila per aiutare i terremotati e non li ha mai lasciati

Don Antonio Villa
TARCENTO (Udine) - Ha festeggiato i 60 anni di sacerdozio alla fine dello scorso anno, don Antonio Villa, il parroco di Pradielis di Lusevera e anche del piccolo borgo di Uccea di...

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TARCENTO (Udine) - Ha festeggiato i 60 anni di sacerdozio alla fine dello scorso anno, don Antonio Villa, il parroco di Pradielis di Lusevera e anche del piccolo borgo di Uccea di Resia. Comasco d’origine, il prete vive e opera con grande umiltà in Friuli, in particolare nelle Valli del Torre, da quasi 40 anni. Arrivò a Tarcento, infatti, su richiesta del suo vescovo, nel 1976, esattamente il 19 maggio, perché c’era necessità di sacerdoti, per dare una mano, praticamente e spiritualmente, dopo il tragico sisma che aveva devastato mezzo Friuli. Disse subito di sì e pagò, al tempo, 2500 lire, perché, come racconta oggi, nella scuola che ha fondato alla Domus Mariae, la “Monsignor Camillo di Gaspero”, a Tarcento, «Ci dissero in maniera ben chiara che non dovevamo pesare in alcun modo sulle genti così duramente colpite dal disastro. E che se mai ce ne fossimo accorti, di pesare, di far subito i bagagli e andarcene». Nel 2016 Don Villa festeggia i suoi “primi” 40 anni nelle Valli del Torre, dopo un’esperienza molto importante e profonda maturata nel complesso quartiere di San Babila, a Milano. Poi, da anni, il suo impegno a Pradielis, centro del comune di Lusevera che conta circa 130 abitanti. È qui, con l'aiuto del sacrestano Valeriano, che tiene unita la comunità di fedeli. Ogni domenica, dalla sua residenza alla Domus Mariae, si reca in Valle, per la celebrazione della messa: «È un momento in cui la gente, i fedeli, possono state insieme, pregare. Sono anche abbastanza numerosi: 20-25 persone, costanti. In questa zona, molto bella, ma che si sta via via sempre più spopolando, la Chiesa locale resta comunque un punto di riferimento, di speranza. Io, nel mio piccolo, da piccolo uomo servitore del Signore, faccio quello che posso, fino a che la salute e il Padre Nostro me lo concedono».

 

Un’esperienza formativa nata nel post terremoto, quella della scuola paritaria “di Gaspero”, per dare risposte all’esigenza educativa ma anche di accudimento dei bambini di numerose famiglie alle prese con le tante difficoltà legate alla ricostruzione. L’anniversario della nascita dell’istituto, tuttora retto dal suo fondatore, sarà celebrato, su iniziativa della Provincia di Udine, con un incontro in programma domani, alle 18. Nel salone del Consiglio di palazzo Belgrado i saluti del presidente e dell’assessore all’istruzione; quindi spazio agli interventi di don Antonio Villa che illustrerà quarant’anni di attività della scuola, dell’arcivescovo di Udine Monsignor Andrea Bruno Mazzoccato, di monsignor Luigi Negri Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, di Giancarlo Cruder, già presidente della Regione Fvg, e Roberto Molinaro, già assessore regionale all’istruzione. In occasione dell’incontro, sarà visitabile la mostra fotografica curata dall’assessorato provinciale alla cultura “Dove i mattoni sono crollati costruiremo con nuova pietra” allestita nell’ingresso di palazzo Belgrado e che ripercorre con immagini i 40 anni della scuola media.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino