Il tenore bellunese Menini in pista con la Ferrari

Domenico Menini e il suo selfie a bordo pista al Gran Premio di Singapore di Formula 1
Un altro bellunese in orbita Ferrari. Dopo la straordinaria esperienza di Paolo Alpago-Novello, designer che ha creato una serie di contenuti grafici per il pilota della...

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Un altro bellunese in orbita Ferrari. Dopo la straordinaria esperienza di Paolo Alpago-Novello, designer che ha creato una serie di contenuti grafici per il pilota della “Rossa” Charles Leclerc, lo scorso fine settimana è stato Domenico Menini a entrare nel magico mondo della Formula 1. In particolare a Singapore, in occasione del Gran premio.


CONTESTO SPECIALE
Bellunese di Castion, Menini è un apprezzato e stimato tenore. E nell’isola a sud della Malesia si è esibito in un contesto davvero speciale. Anzi, più d’uno: giovedì scorso a Casa Ferrari per il party pre-gara, quindi il concerto con diversi artisti internazionali negli spazi dedicati all’intrattenimento nel paddock e infine l’appuntamento clou, nella baia dove si sviluppa il circuito in cui sfrecciano le monoposto. «È stato molto bello ed emozionante - ha raccontato direttamente da Singapore ai microfoni del sito News in Quota -. In quel contesto entri in contatto con migliaia di persone, senti una grande energia, una grande adrenalina. Sì, è un evento catalizzante».
COME A CASA
Menini, a Singapore, è (quasi) di casa: «Ci sono tornato per la seconda volta, dopo aver ricevuto un invito da parte del maestro Andrea Griminelli, flautista di fama internazionale che ha collaborato con artisti del calibro di Pavarotti, Carreras, Domingo, Sting e Zucchero, solo per citare qualche nome. È stato un onore esibirmi con lui e in un’occasione di questo tipo».
LEGAME FORTE
Resta particolarmente stretto, comunque, il legame con la sua terra d’origine: «Belluno è casa, è famiglia. Amo il bosco e la montagna e quando posso torno volentieri. Anche perché, in provincia, ho avviato parecchie collaborazioni». Per esempio, al Teatro Comunale era fra gli interpreti del concerto “Belluno alza la voce”, promosso con lo scopo di raccogliere fondi in seguito alla tempesta Vaia. Senza considerare la recente esibizione alla casa di riposo “Gaggia Lante”, in occasione del Festival dell’Invecchiamento. «Nessuno è profeta in patria, si dice. Ma nel mio caso non è così - ha aggiunto il tenore -. Dal Bellunese ho sempre ricevuto una grandissima accoglienza, un enorme affetto e una particolare attenzione. Quindi per me è importante dare il massimo quando sono nella mia terra. Una terra a cui tengo tantissimo».
ECLETTICO E IPERATTIVO

Altre novità bollono nella pentola del tenore: «Ho un’Accademia a Mantova, dove mi sono dedicato all’insegnamento e all’esplorazione della voce a tutto tondo. È un progetto che mi entusiasma e che mi impegnerà per qualche anno. Poi non mancheranno i concerti: a Londra, a Francoforte, a Milano, quindi la Traviata a Trento. E poi torno al Comunale di Belluno. In più, la scorsa estate, è uscito un disco con l’Orchestra Sinfonica Rossini: registrato in piena pandemia, al teatro di Pesaro. Non nascondo che ne sono molto orgoglioso». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino