Vandali sacrileghi: capitello divelto e Santo lanciato nella scarpata

La statuetta di Sant'Antonio abbandonata sul terreno dopo il passaggio dei vandali
DOMEGGE - «Chiunque può aver fatto quella stupidata, quella è una zona molto frequentata e facilmente accessibile, comunque un gesto da condannare»: non...

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DOMEGGE - «Chiunque può aver fatto quella stupidata, quella è una zona molto frequentata e facilmente accessibile, comunque un gesto da condannare»: non ha dubbi un abitante di Domegge dopo che la piccola edicola, che salutava i viandanti sul sentiero che porta a Pian de Daosto, è finita nella scarpata e la statuetta di Sant’Antonio, che conservava, ha fatto la stessa fine.


L’ALTERNATIVA
Da capire se è un gesto umano o, ed è ipotesi che azzarda il parroco don Simone Ballis, non sia la conseguenza del maltempo del periodo con le piogge e il vento ad aver danneggiato il piccolo capitello. La prima impressione però non lascia dubbi sull’atto vandalico. Sarebbe successo tra venerdì e sabato, la zona è fuori mano, ma facile da raggiungere lungo una strada boschiva che è anche carreggiabile, nell’area a monte che si colloca fra gli abitati di Domegge e Lozzo; zona molto frequentata anche per la presenza di numerose baite dove la gente del posto trascorre il tempo libero. Una piccola nicchia in legno saldamente attaccata al tronco di un abete. Don Simone, che ieri ha radunato la devozione della sua comunità per la Madonna del Carmine, conosce bene il luogo e la piccola nicchia, «mi dispiace anche per la famiglia, che conosco bene, e che aveva cura di quel capitello, ci sono stato per benedirlo». La gente di Domegge saputo dell’accaduto dopo la condanna, e per qualcuno anche la rabbia, già pensa a come rimediare con una rapida sostituzione così da far tornare al suo posto il capitello e il Santo che custodiva. «Se è stato un gesto vandalico è deprecabile, da condannate -aggiunge don Ballis- Mi pongo anche un interrogativo sul perchè succedano questi fatti: perchè invece di prendersela con i santi non li si prega?». Don Simone Ballis ha fatto il suo ingresso in parrocchia a Domegge il 28 settembre 2014 e il 4 ottobre a Vallesella, frazione di Domegge e dal 12 settembre 2019 è anche parroco di San Biagio in Calalzo di Cadore.


L’IMPEGNO


Sono tempi di grande impegno per i parroci chiamati a guidare più comunità, più parrocchie. Per ottimizzare i tempi ecco il sito parrocchiecentrocadore. Don Simone lo racconta così: «Un cammino nuovo che si apre e che spalanca novità e orizzonti nuovi da saper cogliere e valorizzare. Questo nuovo cammino sarà chiamato a puntare alla collaborazione e alla condivisione, in quella prospettiva futura alla quale sono chiamate tutte le comunità parrocchiali della nostra diocesi. Una collaborazione doverosa, pur mantenendo però la peculiarità di ogni singola parrocchia con la sua storia, le sue tradizioni, i suoi carismi e i suoi cammini personali».

 

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Il Gazzettino