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BELLUNO - Numeri che potrebbero tornare utili per il lotto o la tombola quelli snocciolati, nei primi quattro giorni di scuola, sul fronte del trasporto pubblico locale in provincia. Varato il 13 settembre, in coincidenza con il suono della prima campanella, l’orario invernale di Dolomiti Bus è “saltato” fin dalle prime battute. Giovedì sono mancate all’appello, in tutto il Bellunese e soprattutto in Cadore, 37 corse; venerdì 13; per sabato sono state annunciate come non garantite addirittura 62 e per domani, lunedì 18 settembre, rischiano di restare solo sulla carta 12 corse, di cui un terzo collocate tra Cima Sappada e Calalzo, la tratta che continua a pagare il maggior tributo sull’emergenza del trasporto pubblico locale. Un disagio, comunque, limitato per la società che si occupa del trasporto bellunese.
LA SOCIETÀ
Dolomiti Bus replica, infatti, con i propri dati alla mano, che su oltre 2.100 corse medie di una giornata feriale, dall’entrata in vigore dell’orario invernale, non sono state effettuate mediamente 50 corse al giorno. Cifra che si traduce con un valore percentuale di 2,38. «Si tratta di un avvio che sconta l’emergenza autisti che sta costringendo le aziende di trasporto pubblico di tutto il Veneto a misure anche drastiche – affermano in via Col da Ren –.
LA RICERCA
Per aiutare a risolvere la situazione, tutt’altro che nuova e ben nota prima dell’inizio della scuola, nelle prossime settimane arriveranno altri autisti dal gruppo Autoguidovie (che ha il 50,65% della società di trasporto pubblico, segue Provincia di Belluno 42,35% e Federico Mattioli 7,00%). Nel frattempo continua la ricerca di autisti che l’azienda bellunese ha cominciato ancora due anni fa, anche tramite il progetto innovativo Academy, attraverso un percorso di formazione volto ad ottenere i titoli abilitanti, a persone già in possesso della patente B, per il conseguimento della patente D, della Carta di qualificazione del conducente “Cqc persone” e delle conoscenze necessarie per effettuare la mansione di operatore di esercizio, cioè autista di autobus. I costi per il conseguimento dei titoli abilitanti patente D e Cqc sono finanziati da Dolomiti Bus. Per ricercare e trovare conducenti, la società sta percorrendo anche altre due strade: con continue attività di ricerca e selezione sul territorio locale e nazionale e mediante una convenzione con l’Esercito italiano.
IL CANALE TELEGRAM
Nel frattempo per limitare i disagi, gli utenti che hanno lasciato il numero di telefono (o che sono iscritti al canale Telegram di Dolomiti Bus) verranno avvisati con un messaggio contenente il link alla bacheca avvisi del sito www.dolomitibus.it, dove trovare le informazioni sulle eventuali corse non garantite.
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Il Gazzettino