Per la poltrona di sindaco è corsa aperta fra sei sfidanti e una veterana

Seduta del Consiglio comunale di Dolo
DOLO - Gli elettori di Dolo avranno l'imbarazzo della scelta nella prossima tornata elettorale sia perché il numero delle liste è lievitato rispetto al 2010 passando da 5 a...

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DOLO - Gli elettori di Dolo avranno l'imbarazzo della scelta nella prossima tornata elettorale sia perché il numero delle liste è lievitato rispetto al 2010 passando da 5 a 7, sia perché il numero dei candidati, fra a sindaci e consiglieri, è superiore a 130.




Grandi manovre in queste settimane per riuscire a mettere nelle giuste caselle ogni nominativo, compito particolarmente delicato soprattutto dopo la spaccatura verificatasi nel centrodestra.

Cinque anni fa c'era stata la svolta con la vittoria di Lega e Pdl che subentravano al centro sinistra che per decenni era stato in grado di meritarsi la fiducia della popolazione. Ma l'alleanza via via è andata frantumandosi ed ora la Lega si è staccata e la destra si è divisa in vari gruppi.



Il sindaco Gottardo, negli ultimi mesi abbandonato da gran parte della maggioranza, si ripresenta con l'incognita di capire quanto la frammentazione possa danneggiarla rispetto ad una sinistra rimasta praticamente immutata. Pensare che si voterà il 31 maggio, giorno del suo compleanno. La destra non più compatta (con la novità della lista tosiana che si è staccata dalla Lega) potrebbe, perciò, favorire il centrosinistra che mantiene divisi gli schieramenti dopo che, a lungo nel 2014, sembrava fattibile un'intesa che avrebbe probabilmente significato quasi sicura affermazione.



Vista la spaccatura a destra e l'esito delle Europee dello scorso anno, Dolo Democratica sembra comunque partire con il favore dei pronostici ma si deve tener conto che alle comunali entrano in gioco altri fattori, gli elettori votano i candidati che conoscono perchè hanno rapporti di amicizia o di parentela. Elementi imponderabili che rendono meno attendibile, per esempio, il voto dello scorso anno alle europee che vide primeggiare, con ampio divario rispetto alle altre forze, il Pd che ottenne oltre il 40% delle preferenze e precedette il Movimento 5 Stelle che ottenne il 21,5 e che per la prima volta si candida anche alle comunali rappresentando la vera novità di quest'anno ed anche l'incognita più grande.


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Il Gazzettino