Ospedale di Dolo in vendita? «A nessuno venga in mente di farlo», l'allarme del Comitato Bruno Marcato

Ospedale di Dolo in vendita? «A nessuno venga in mente di farlo», l'allarme del Comitato Bruno Marcato
DOLO - Il Comitato Bruno Marcato è preoccupato per la possibile vendita dell'ospedale di Dolo. Con un volantino distribuito in questi giorni fa riferimento alle notizie...

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DOLO - Il Comitato Bruno Marcato è preoccupato per la possibile vendita dell'ospedale di Dolo. Con un volantino distribuito in questi giorni fa riferimento alle notizie pubblicate qualche giorno fa secondo cui l'Ulss vuole vendere il vecchio ospedale di Noale e l'azienda sanitaria cerca soggetti interessati all'acquisto. Un'operazione immobiliare che inquieta il comitato dolese. A Noale, strutture pubbliche vengono vendute per fare cassa. Un patrimonio donato per un utilizzo sanitario e sociale diventa una operazione immobiliare per costruttori, imprese ed operatori del settore. Ci sono troppe analogie con il patrimonio storico dell'ospedale di Dolo, per non essere preoccupati soprattutto perché il Comune di Dolo (già da tempo) ha approvato una variante di destinazione urbanistica per l'utilizzo dell'area e dei fabbricati, in deroga ed in contraddizione al lascito Guolo che ne vincola l'uso.

INCERTEZZA

Questa situazione d'incertezza porta il Comitato Marcato a chiedere che venga ripristinata la destinazione sanitaria e sociale dell'intero patrimonio ospedaliero donato a questo scopo, mantenendo la originaria destinazione del lascito Guolo; che l'eventuale riconversione del patrimonio ed il suo riutilizzo continui ad essere per servizi sanitari e sociali della Riviera del Brenta, come le strutture intermedie mancanti e l'Ospedale di Comunità previsto dalle Schede Ospedaliere del 2019 (mai attuate) e spostato invece a Noale; che vengano realizzate anche in Riviera del Brenta le Case di Comunità mancanti e previste invece dalla normativa ogni 40.000/50.000 abitanti; che il Cpvid venga collocato fuori dalla struttura ospedaliera di Dolo, utilizzando spazi esistenti ed idonei a Noale e che tutti i reparti spostati a Mirano rientrino a Dolo, per primo l'intero Settore Materno Infantile».
 

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Il Gazzettino