Dolo. Scoperta una discarica abusiva: 650 chili di eternit a Marghera, rifiuti pericolosi in un'azienda di Mirano. Raffica di sequestri nel veneziano

Dolo, Scoperta una discarica abusiva
VENEZIA - Nel veneziano sono stati effettuati diversi controlli e relativi sequestri da parte della Guardia di Finanza. A Dolo è stata trovata e sequestrata una discarica...

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VENEZIA - Nel veneziano sono stati effettuati diversi controlli e relativi sequestri da parte della Guardia di Finanza. A Dolo è stata trovata e sequestrata una discarica abusiva di oltre 2.700 m2: decine di autovetture fuori uso, accatastate in assenza della dovuta bonifica, due roulotte, due moduli abitativi inagibili, oltre a pneumatici, calcinacci, legname, materiale ferroso, rottami, elettrodomestici, plastiche ed altri rifiuti non correttamente smaltiti. Tra il pattume, anche una considerevole quantità di eternit, conservata senza l’adozione delle precauzioni necessarie per evitare sversamenti e la conseguente contaminazione dell’area, con gravi rischi per l'ambiente e la salute. È stato così denunciato un uomo, din nazionalità rumena, per la presunta gestione non autorizzata dei rifiuti e per violazioni alle norme sul Testo Unico dell’Edilizia. L’area interessata è stata infine segnalata al Comune, per l’avvio delle procedure di bonifica e di ripristino dello stato dei luoghi.

Dopo pochi giorni sono stati sequestrati, nella zona industriale di Marghera, oltre 650 Kg di cementoamianto eternit. Nella circostanza, è stato individuato un container in stato di abbandono, al cui interno, stipato in alcuni sacconi, era presente il cemento-amianto, il tutto in assenza delle autorizzazioni necessarie per lo stoccaggio, recupero, trasporto e smaltimento dei rifiuti. La persona individuata come responsabile è stata deferita in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, per gestione di rifiuti non autorizzata e per violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari.

Infine, sono stati sequestrati tre camini collegati a otto macchinari di un'impresa miranese specializzata nella fabbricazione di mobili per uffici. Nell'azienda c'erano infatti 800 m3 di rifiuti industriali, di cui 500 classificati come pericolosi, e stoccati presso i medesimi locali. I Baschi Verdi, in collaborazione con i tecnici dell’ARPAV, hanno constatato una non corretta gestione e combustione di rifiuti, in merito a stoccaggio e smaltimento dei materiali di scarto.

Il titolare dell’attività e il responsabile della gestione sono stati denunciati per la presunta gestione di rifiuti non autorizzata e la combustione illecita di rifiuti. Nell’ambito del controllo, i finanzieri hanno, inoltre, individuato un dipendente di nazionalità egiziana, non solo privo di regolare contratto di lavoro, ma anche irregolare sul territorio nazionale, segnalato all’Ufficio Immigrazione della Questura.

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Il Gazzettino