Dolo. Dimessa dal pronto soccorso, 41enne mamma di 3 bimbi muore 24 ore dopo. L'autopsia sulle cause della morte

Dolo. Dimessa dal pronto soccorso, 41enne mamma di 3 bimbi muore 24 ore dopo. L'autopsia sulle cause della morte
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DOLO - Serviranno un approfondimento cardiologico e gli esami istologici per chiarire le cause della morte di Vivian Obasohan, la 41enne di Dolo, mamma di tre bambini (il più piccolo ancora in fase di allattamento) spirata nel bagno di casa nella notte tra il 27 e il 28 ottobre, nemmeno ventiquattr'ore dopo essere stata visitata per un mal di schiena e per dolori alle gambe dal Pronto soccorso dell'ospedale di Dolo, dal quale era stata dimessa con la diagnosi di lombalgia. L'autopsia condotta dalla dottoressa Barbara Bonvicini (nominata dalla pm Anna Andreatta) e iniziata ieri verso mezzogiorno, infatti, non è riuscita a chiarire cos'abbia provocato il decesso della 41enne. Su richiesta della medico legale della procura, coadiuvata dai colleghi Roberto Rondinelli (nominato dall'avvocato Ermnes Mozzato, legale della famiglia di Obasohan) e Viviana Ananian (consulente dell'avvocato Francesco Sarti, difensore dell'unico indagato), l'autopsia proseguirà anche con accertamenti di laboratorio, visto il quadro clinico complesso che si è presentato ieri ai medici legali. Unico indagato per la morte della 41enne è il medico del Pronto soccorso di Dolo che aveva visitato e dimesso la donna la mattina del 27 ottobre e - gioco del destino - lo stesso che aveva tentato di rianimarla in casa sua, la mattina del 28 ottobre.

I FATTI

Attorno alle 3,45 di venerdì 27 ottobre l'uomo aveva accompagnato la moglie in Pronto soccorso per un malore alla schiena. Dopo la classificazione al triage come codice verde e alcune ore passate in osservazione, la 41enne veniva dimessa con la prescrizione di assumere alcuni farmaci anti-infiammatori. Prescrizione che lei seguiva per tutta la giornata di venerdì, senza però alcun beneficio. Così - come si legge nell'esposto depositato in procura - alle 3 di sabato 28 ottobre, alla mattina, la donna svegliava il marito lamentando un dolore insopportabile alla schiena e alle gambe. Inutili i massaggi e le medicine. Alle 8 la donna chiedeva al marito di accompagnarla in bagno e lì cadeva, svenuta. Inutili i soccorsi da parte dei medici, che avevano provato a rianimarla per più di un'ora, senza riuscirci. A far chiarezza su cosa sia successo e sulla gestione in Pronto soccorso, sarà l'indagine.


«La paziente si è recata autonomamente al Pronto soccorso ed è stata presa in carico in codice verde per un mal di schiena - aveva spiegato l'Ulss - Rispetto alla sintomatologia e alle evidenze della prima visita si sono comunque effettuate ulteriori indagini, avendo stabilito di tenerla in osservazione. Sottoposta a terapia per il dolore, è stata dimessa senza più sintomi e con tutti gli accertamenti effettuati negativi al mattino successivo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino