Con il passaporto falso all'Ufficio anagrafe, scoperto e arrestato

MESTRE L'ufficio anagrafe del Comune a Mestre
MESTRE -  Il gioco gli era già riuscito una volta, quando con il passaporto falso della Repubblica della Nuova Guinea ce l’aveva fatta a ottenere il permesso di...

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MESTRE -  Il gioco gli era già riuscito una volta, quando con il passaporto falso della Repubblica della Nuova Guinea ce l’aveva fatta a ottenere il permesso di soggiorno in Italia. Così ci aveva riprovato, questa volta con l’Anagrafe del Comune di Venezia con l’obiettivo di avere la residenza a Mestre. A stopparlo e scoperchiare anni di falsi sono stati, in accoppiata, un dipendente dell’ufficio Anagrafe e gli agenti del Nucleo investigazioni scientifiche della polizia locale che hanno accertato la non validità del passaporto, arrestato il ventisettenne guineiano e denunciato anche perché clandestino.


La storia inizia il 2 settembre: ad uno degli sportelli dell’ufficio di via Palazzo si presenta un ventisettenne originario della Nuova Guinea. In mano ha il passaporto della sua nazione, il permesso di soggiorno in Italia e la richiesta di residenza a Mestre. Consegna tutto al dipendente comunale che - formato dalla polizia locale con un corso per riconoscere i documenti falsi - nota qualcosa di strano nel passaporto e sospende la pratica, dando appuntamento al ventisettenne alcuni giorni dopo e avvertendo gli agenti.
Il guineano si ripresenta allo sportello mercoledì mattina: consegna gli stessi identici documenti che vengono visionati dagli agenti della polizia locale esperti nell’analisi dei documenti. Ci vuole poco per scoprire che il passaporto è falso. Il ventisettenne viene arrestato, i documenti sequestrati e un’analisi attraverso la banca dati svela che lo stesso passaporto tarocco era stato utilizzato per garantirsi la possibilità di vivere in Italia. Il risultato? Permesso di soggiorno ritirato, denuncia per clandestinità e, dopo la scarcerazione, processo a novembre.
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Il Gazzettino