MONTEBELLUNA - Cieco lasciato a piedi in stazione: Zaia insorge. Di fronte alla disavventura ferroviaria accaduta l'altro giorno a Montebelluna al Presidente dell'Unione...
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«Un episodio come questo -dice Zaia - va oltre quello che si definisce disservizio, che può imprevedibilmente accadere, e richiede un esame di coscienza da parte dei responsabili. Trenitalia sopprime le corse, Rfi desertifica le Stazioni cosiddette impresenziate. Non va bene, ma passi. È però inaccettabile che, a fronte di queste scelte discutibili, nessuno pensi al mondo della disabilità, rendendo disponibili annunci chiari e ripetuti, percorsi dedicati ai non vedenti e ai non deambulanti, ma soprattutto assistenza».
Desolante, del resto, la situazione dipinta da Vettoretti. «Montebelluna -spiega- fa parte di quel 90% di stazioni ferroviarie totalmente prive di assistenza per i disabili: le barriere architettoniche e percettive non si contano. Ma, se vuoi andare da Treviso a Feltre, grazie al nuovo orario cadenzato, sei obbligato a cambiare proprio là». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino