Rifiuti, traffico internazionle: un arresto e 22 denunciati

foto di archivio
UDINE - Due depositi abusivi di rifiuti, in cui erano state depositate diverse tonnellate di pneumatici da smaltire e centinaia di batterie esauste, sono stati chiusi a Udine e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

UDINE - Due depositi abusivi di rifiuti, in cui erano state depositate diverse tonnellate di pneumatici da smaltire e centinaia di batterie esauste, sono stati chiusi a Udine e Pradamano dalla Polizia stradale di Udine al termine di un'indagine per traffico internazionale di rifiuti coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Trieste. L'indagine ha portato all'arresto di un uomo di 47 anni, un camerunense residente a Majano (Udine), e alla denuncia di altre 22 persone, 14 ghanesi, 3 camerunensi, 2 ivoriani, 2 nigeriano e un italiano, la maggior parte residenti in provincia di Udine, uno a Gorizia e uno a Firenze.

L'indagine, partita a seguito del numero anomalo di piccoli e medi furgoni che trasportavano vecchi pneumatici notato dalla sottosezione autostradale della polizia giudiziaria di Amaro, ha portato al sequestro di oltre 1.100 metri cubi di pneumatici fuori uso da smaltire, nella maggior parte dei casi incastrati uno dentro l'altro, verosimilmente consistenti in un numero compreso tra le 20.000 e le 25.000 gomme aventi un peso approssimativo compreso tra le 100 e le 120 tonnellate, nonché oltre 200 batterie esauste per veicoli. Nell'indagine, coordinata dal pm Federico Frezza della Dda di Trieste, sono state coinvolte anche la squadra di polizia giudiziaria delle sottosezioni di Amaro e Palmanova.

Secondo quanto ricostruito, gli pneumatici venivano recuperati per lo più in modalità illecita, con furti e appropriazioni indebite, stoccati nei depositi in modo da ridurne l'ingombro e infine caricati su container per raggiungere i porti di Genova, Gioia Tauro e Trieste ed essere infine spediti su navi cargo dirette principalmente verso i porti di Camerun e Ghana. Nel corso delle indagini la polizia giudiziaria della Polizia stradale di Udine ha fermato e sequestrato nei porti di partenza numerosi container con altre decine di tonnellate di pneumatici fuori uso. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino