Nasce il super tappo subacqueo anti inquinamento per pozzi petroliferi

Nasce il super tappo subacqueo anti inquinamento per pozzi petroliferi
TRIESTE - Si tratta del dispositivo più avanzato in caso di disastri ambientali sottomarini. Porta la firma Saipem-Sonsub la struttura tecnologica in grado di tappare un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TRIESTE - Si tratta del dispositivo più avanzato in caso di disastri ambientali sottomarini. Porta la firma Saipem-Sonsub la struttura tecnologica in grado di tappare un pozzo petrolifero subacqueo a cui siano saltate tutte le valvole di sicurezza e impedire la fuoriuscita di olio e gas in mare aperto. L'apparecchiatura consente di porre rimedio in tempi brevi a disastri ambientali come quello della piattaforma Deepwater Horizon nel golfo del Messico, nel 2010. L'ha rivelato Diego Lazzarin, engineered product manager della Saipem-Sonsub, durante il convegno «Le vie del petrolio: Arabia - Trieste - Europa Centrale» nel capoluogo regionale.


Sonsub è la società del gruppo Saipem incaricata di sviluppare innovazione e tecnologia applicata. Il dispositivo è a Trieste, «e sarà presto pronto per essere smontato e trasportato in ogni parte del mondo in caso di necessità», ha spiegato Lazzarin. Il sistema, un macchinario molto pesante e controllato a distanza, in grado di operare a grandi profondità e in condizioni estreme come quelle di un disastro ambientale, serve a posizionare un blocco sul pozzo.  


«Dopo l'incidente del golfo del Messico le compagnie petrolifere avevano sviluppato dei tappi che pesano, però, qualche centinaio di tonnellate, serviva dunque loro un portatore per collocarle. Hanno indetto una gara, che noi abbiamo vinto: abbiamo costruito il portatore interamente a Trieste, mobilitando risorse tutte italiane. Fatta eccezione per una sola componente, tutto il progetto e il dispositivo sono completamente made in Italy». A giugno il dispositivo farà una prima prova nell'Adriatico: «A settembre-ottobre lo riporteremo in Porto vecchio e lì rimarrà pronto a entrare in azione». La Sonsub ha inoltre spostato la produzione di un veicolo a controllo remoto, che finora il gruppo realizzava soltanto negli Stati Uniti. «Si tratta di un sistema estremamente complesso che consente di operare a grandi profondità tramite un controllo a distanza. Ora viene costruito integralmente in Italia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino