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MESTRE (VENEZIA) - Come a San Giuliano, anche a Tessera la laguna si sta interrando, solo che a Tessera sta accadendo proprio in corrispondenza della testata della pista del Marco Polo. Un'ampia area di barena sta pian piano, gradualmente e inesorabilmente, emergendo dalle acque e sta diventando un enorme pascolo a disposizione delle specie animali, soprattutto uccelli che frequentano le aree paludose. Un paradiso per l'avifauna, ma dall'altro lato un enorme rischio per l'aeroporto, tanto che uno degli interventi di compensazione ambientale previsti nel Masterplan 2023 - 2037 da 2 miliardi di euro è proprio quello di ricostituire la barena e quindi di ricreare lo specchio d'acqua davanti alla testata della pista, anzi delle due piste visto che ora anche la pista secondaria, quella di rullaggio, può funzionare in certi casi come pista di atterraggio e decollo.
Uccelli nei reattori degli aerei, pericolo a Venezia
Il pericolo per Save, il Gruppo che gestisce lo scalo veneziano e il sistema aeroportuale del Triveneto, è che una concentrazione elevata di uccelli stanziali di varie specie finisca nei reattori dei jet provocando disastri aerei.
Aeroporto di Venezia, il masterplan di Save
Corrado Fisher, direttore operativo, e Davide Bassano, direttore sostenibilità di Save hanno illustrato i vari aspetti del piano di sviluppo richiesto da Enac, l'Ente nazionale aviazione civile, che da qui ai prossimi 14 anni, porterà a Tessera quasi 21 milioni di passeggeri l'anno rispetto agli 11 milioni e 600 mila del 2019 prima della pandemia. Un piano che vedrà un terzo del 2 miliardi di euro previsti, ossia 700 milioni, investiti sull'ampliamento dell'aerostazione già approvato nel precedente Masterplan al 2021, e poi un nuovo piazzale per gli aerei cargo, più spazi sui piazzali per i velivoli passeggeri, e poco altro dal punto di vista infrastrutturale: due vertiporti per i droni o multicotteri elettrici, edifici di servizio, allungamento della pista secondaria. Per il resto gli investimenti saranno di sostenibilità ambientale e compensazione per il territorio. E tra questi, appunto, ci sarà la ricostituzione della barena, un'oasi lungo il fiume Dese, un'altra area con percorsi ciclabili e pedonali per didattica e sperimentazioni visitabile anche dalle scolaresche e collegata con il futuro Bosco dello Sport.
Alberi piantati al Marco Polo di Tessera
Anche all'interno dell'area aeroportuale è previsto del verde: in primo luogo si prevede di preservare lo spazio che costeggia l'aeroporto e l'abitato di Tessera; e poi Save intende riconsiderare le parti asfaltate e piantare alberi ove possibile, comprese le aree lungo i percorsi che portano ai parcheggi. Interventi di sostenibilità ambientale sono considerati anche quelli che riguarderanno la mobilità, con un nuovo terminal per bus pubblici locali. E poi c'è l'obiettivo zero emissioni di Co2 entro il 2030, naturalmente non per gli aerei e per le auto ma per l'aerostazione e i mezzi di trasporto nei piazzali.
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Il Gazzettino