Borso del Grappa. Disabile lasciata fuori alle Poste: «Sono stata umiliata e discriminata». L'azienda avvia un'indagine interna

L'ufficio postale di Borso del Grappa
BORSO DEL GRAPPA (TREVISO) – Ritirare una semplice raccomandata in posta può rivelarsi più difficile e snervante di quanto si possa immaginare,...

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BORSO DEL GRAPPA (TREVISO) – Ritirare una semplice raccomandata in posta può rivelarsi più difficile e snervante di quanto si possa immaginare, soprattutto se si è disabili. Come accaduto alla signora Maria Teresa Canova, di professione consulente per il lavoro, che la mattina di giovedì 4 aprile si è recata presso l’ufficio postale di Borso del Grappa, per ritirare una raccomandata spedita da una cliente dello studio di cui è titolare. Avendo difficoltà motorie che le impediscono la deambulazione, Canova si sposta usualmente con uno scooter elettrico per disabili, che le permette di accedere ai vari locali pubblici di Borso. Non in posta, però, dato che l’ufficio presenta una barriera architettonica (un gradino di 15 centimetri) ed è sprovvisto di rampa d’accesso. È attivo comunque il campanello per disabili, allestito per permettere all’operatore di uscire dall’ufficio e servire all’esterno l’utente.

 

L'odissea e la lettera di reclamo

Dopo aver premuto il pulsante, per Maria Teresa inizia la sua breve, ma intensa odissea, che l’ha spinta a scrivere una lettera di reclamo per esprimere tutto il suo sconforto e rammarico, nella speranza che non si ripetano più in futuro simili eventi. Il motivo è il comportamento tenuto dall’unica impiegata in quel momento presente nell’ufficio postale, che avrebbe trattato in maniera maleducata e non decorosa Maria Teresa, la quale afferma: «Sono stati 15 interminabili minuti, in cui ho dovuto subire discriminazione, mancato rispetto della mia privacy, umiliazione e modi insolenti, maleducati e assolutamente non professionali».

La dipendente, che sarebbe già nota in paese per gli atteggiamenti non propriamente cordiali, tali da spingere diversi utenti verso altri uffici, non avrebbe minimamente agevolato le operazioni di consegna della posta alla signora Canova, noncurante - secondo la testimonianza di Canova - della condizione di disabilità della cliente. Ad esempio, l’impiegata non sarebbe uscita dall’ufficio, neanche brevemente, per ritirare il documento d’identità di Maria Teresa, continuando invece a lamentarsi della situazione. «La signora comincia a sbottare e mi redarguisce dicendo che avrei dovuto delegare qualcuno senza creare tutto questo casino. Inoltre borbotta sbuffando e urlando che lei non è tenuta ad andare avanti e indietro» ricorda amareggiata.

 

La richiesta: «Serve un ufficio postale accessibile e degno»

A favore della cliente, intervengono altri utenti della posta, specialmente un signore di circa cinquant’anni, il quale, sbigottito dalla situazione, inizia un acceso diverbio con l’impiegata, minacciando anche di informare i carabinieri. Infine, solo grazie all’intervento di due conoscenti, la donna riesce a recuperare la raccomandata. Rimane tuttavia un grave dispiacere, sia per il comportamento dell’impiegata, ma anche per la scomoda posizione dell’ufficio postale di Borso, il quale non solo presenta una barriera architettonica, ma anche un parcheggio disabili che risulta spesso occupato da veicoli senza il necessario tagliando.

«Borso, un comune con oltre 6mila abitanti, di cui molti anziani, merita un ufficio postale accessibile e degno, con personale preparato e qualificato. Abbiamo a disposizione in centro paese diversi uffici vuoti e sfitti che potrebbero risolvere almeno gli aspetti logistici» commenta Maria Teresa. Un pensiero poi all’impiegata postale: «Spero che non si trovi mai a dover suonare quel campanello, anche se forse le farebbe bene provare come ci si sente, imparare che nella vita si raccoglie ciò che si semina e che l'educazione è segno di intelligenza, al contrario dell'arroganza».

 

Poste italiane: «Avviate verifiche interne»

Dall’azienda, che comunica la volontà di andare a fondo della questione, giungono le scuse ufficiali: «Poste Italiane, scusandosi con la signora Canova per l'episodio segnalato, precisa di aver avviato le verifiche per approfondire quanto successo giovedì mattina nell'ufficio postale di Borso del Grappa».

 

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Il Gazzettino