Disabile in carrozzella picchiato, subì l'amputazione di una gamba. Dopo 5 anni assolto l'unico imputato

Disabile in carrozzina (foto di repertorio)
VENEZIA - Dopo oltre cinque anni, tra indagini e processo, non ci sono colpevoli per la vicenda del disabile disarcionato dalla sua sedia a rotella e preso a calci fino a...

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VENEZIA - Dopo oltre cinque anni, tra indagini e processo, non ci sono colpevoli per la vicenda del disabile disarcionato dalla sua sedia a rotella e preso a calci fino a rompergli un femore, davanti a un bar vicino al parco della Bissuola. Lesione, oltretutto, a seguito della quale l'uomo subì l'amputazione della gamba. Ieri l'unica persona che si era ritrovata sul banco degli imputati - un 36enne di Spinea - è stata assolta per non aver commesso il fatto, con la formula dubitativa. Il giudice monocratico di Venezia, Roberta Marchiori, si è presa 90 giorni per depositare le motivazioni. Nella precedente udienza l'assoluzione era stata chiesta dalla stessa Procura, in assenza di prove certe per condannare l'imputato. Tesi sostenuto anche dal suo difensore, l'avvocato Vincenzo Di Stasi. Mentre per la condanna e il risarcimento si era battuta l'avvocato Maela Pignaffo, costituitasi parte civile per il disabile, oggi 32enne.


Il fatto risale alla sera del 29 dicembre 2015. Sia l'imputato che la vittima erano frequentatori del locale a pochi passi dal parco. Il disabile, che sarebbe stato fatto cadere a terra e preso a calci, avrebbe dato in escandescenze gettandosi contro le auto in sosta. Ma il dibattimento non ha chiarito dinamica e tempistica di una serata in cui tutti probabilmente avevano bevuto troppo. A testimoniare altri frequentatori o dipendenti del locale. Per la difesa il disabile avrebbe denunciato l'imputato solo due mesi dopo, quando quest'ultimo aveva chiamato la polizia perché lo stesso disabile era entrato nel bar brandendo un coltello. Opposta la versione della parte civile, secondo cui la vittima avrebbe sporto denuncia appena possibile, uscito dall'ospedale, indicando da subito e con precisione il suo aggressore. 

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Il Gazzettino