OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
VENEZIA - Dopo oltre cinque anni, tra indagini e processo, non ci sono colpevoli per la vicenda del disabile disarcionato dalla sua sedia a rotella e preso a calci fino a rompergli un femore, davanti a un bar vicino al parco della Bissuola. Lesione, oltretutto, a seguito della quale l'uomo subì l'amputazione della gamba. Ieri l'unica persona che si era ritrovata sul banco degli imputati - un 36enne di Spinea - è stata assolta per non aver commesso il fatto, con la formula dubitativa. Il giudice monocratico di Venezia, Roberta Marchiori, si è presa 90 giorni per depositare le motivazioni. Nella precedente udienza l'assoluzione era stata chiesta dalla stessa Procura, in assenza di prove certe per condannare l'imputato. Tesi sostenuto anche dal suo difensore, l'avvocato Vincenzo Di Stasi. Mentre per la condanna e il risarcimento si era battuta l'avvocato Maela Pignaffo, costituitasi parte civile per il disabile, oggi 32enne.
Il fatto risale alla sera del 29 dicembre 2015.
Il Gazzettino