ODERZO - Per Silvia Gaiotto la didattica a distanza non è stata certo una novità. Nè lo è stata per i suoi compagni di classe all'istituto...
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LA SCELTA
«Sin da subito - racconta mamma Stefania - l'Istituto Sansovino ci fece un'ottima impressione. Ricordo ancora l'incontro con la professoressa Carla Damo. Ci disse: ancora non so bene, ma sono sicura che con Silvia ce la faremo. Ciò che avevamo percepito agli inizi è stato confermato in questi cinque anni, attraverso la massima disponibilità dei docenti, degli insegnanti di sostegno Veronica Zanatta (dalla prima alla quarta classe) e Francesco Bacco (in quinta). La nostra Silvia si è appassionata, ha frequentato con profitto. C'è stato poi un bel coinvolgimento dei compagni di classe, l'attività con Silvia alla fine era diventata normalità. Da cinque anni avevano la telecamera in classe, in modo che Silvia potesse seguire agevolmente le lezioni da casa».
Assidui e costanti sono stati la presenza e l'impegno dei genitori.
L'INSEGNANTE
«Durante i cinque anni - spiega Carla Damo, una delle sue insegnanti - Silvia ha dimostrato tenacia e desiderio di apprendere specialmente quelle discipline che le permettevano di viaggiare con la mente e ha maturato un sincero interesse per la letteratura, le lingue, l'arte, le opere musicali e la filmografia». Per gli esami di Stato, è stato allestito il camper di famiglia collocato poi nel giardino del Sansovino. La maturanda ha presentato il percorso Esploring Roma e ha guidato con competenza l'intera commissione lungo le zone più famose della città, suscitando curiosità e interesse. Concluso il colloquio, soddisfatta del traguardo raggiunto, ha voluto salutare i suoi docenti e la scuola dal quale era partita la sua avventura. «La sua preparazione ha stupito la commissione d'esame, che ha concordato nell'attribuirle il massimo dei voti: 100/100» dice l'insegnante. «È stato un bellissimo esempio di inclusione prosegue la mamma Stefania mostrando come anche una giovane disabile gravissima possa raggiungere risultati davvero importanti. Nostra figlia ha un senso estetico molto sviluppato e l'ha applicato al massimo. Applicandosi con profitto pure nelle lingue straniere».
IL DESIDERIO
Il desiderio di Silvia adesso è quello di proseguire gli studi. «Individuare un percorso universitario per lei non è semplice - dice la mamma - Perciò siamo orientati a delle attività formative specifiche riguardo a ciò che ha studiato, come appunto l'arte, il turismo, le lingue». Per chi l'ha conosciuta e apprezzata, è un esempio di forza e determinazione per tantissimi coetanei e una bella pagina di inclusione e valorizzazione scritta dall'Istituto tecnico Sansovino.
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Il Gazzettino