Dipendente “infedele" ruba il rame dall'azienda dove lavora: arrestato

Il ladro in azione alla Co.Me.Fri di Magnano in Riviera
MAGNANO IN RIVIERA (Udine) - Un dipendente della fabbrica Co.Me.Fri di Magnano in Riviera è stato arrestato perché rubava il rame dall'azienda. I...

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MAGNANO IN RIVIERA (Udine) - Un dipendente della fabbrica Co.Me.Fri di Magnano in Riviera è stato arrestato perché rubava il rame dall'azienda. I responsabili della fabbrica avevano notato diversi ammanchi di rame e avevano denunciato il fatto ai carabinieri della stazione di Tarcento che hanno subito avviato un'indagine per capire chi fosse il ladro. 


Nei primi giorni del mese di gennaio, in particolare, i responsabili della Co.Me.Fri, azienda che costruisce impianti di ventilazione e aerazione e che ha la sua sede a Magnano in Riviera, lungo via Tarcentina, aveva segnalato ai carabinieri che, con cadenza mensile, sparivano metodicamente dei semilavorati di rame, chiamati “sfridi”; si tratta di semilavorati che la società vende come rottame e che normalmente stocca in un magazzino adiacente il corpo centrale della fabbrica. Il valore del rame sul mercato è di circa 5.500, 5.700 euro alla tonnellata.

Incastrato dalle telecamere 
Le indagini si sono concentrate su una decina di ammanchi, per un valore di 1500, 2000 euro; sono emerse responsabilità a carico di un dipendente “infedele”, L.C. le sue iniziali, 53 anni, di Buja, italiano, che poteva muoversi liberamente all’interno dell’azienda; per non farsi scoprire l'uomo aveva sottratto in più occasioni, ma in maniera sistematica, modeste quantità di rame. I carabinieri, allora, hanno installato una telecamera che ha ripreso il dipendente mentre portava a termine l’ennesima "incursione". Nel pomeriggio del 16 febbraio il 53enne ha terminato il suo turno, ma in tarda serata era di nuovo in azienda intento a svuotare il secchio dei "derivati", circa mezzo quintale, in un grosso cartone, caricato poi su un carrello aziendale (nelle foto). Solo 5 minuti il tempo necessario per caricare il rame nella sua autovettura, dove ad attenderlo però c’erano i carabinieri che lo hanno arrestato, mettendo fine alla razzia. 

Processo per direttissima
​Su disposizione dell’autorità giudiziaria, l'uomo è stato accompagnato nella propria abitazione, in attesa del processo per direttissima che si è concluso nella mattinata di ieri, venerdì 17 febbraio, con la convalida dell’arresto. Sono in corso ulteriori indagini per accertare se il dipendente abbia agito da solo e dove abbia portato il materiale che ha rubato. 

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Il Gazzettino