Venezia, dipendente del Casinò sorpreso a rubare le mance delle slot machine. Il sindaco Brugnaro «Li becchiamo tutti»

Venezia, dipendente del Casinò sorpreso a rubare le mance delle slot machine. Il sindaco Brugnaro «Li becchiamo tutti»
VENEZIA - È più forte di loro, maneggiano soldi ogni giorno della loro vita lavorativa, tanti soldi, e anche se per anni si comportano in modo ineccepibile, capita...

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VENEZIA - È più forte di loro, maneggiano soldi ogni giorno della loro vita lavorativa, tanti soldi, e anche se per anni si comportano in modo ineccepibile, capita che ad un certo punto a qualcuno scatta qualcosa e si metta i soldi in tasca. Domenica scorsa gli ispettori del Casinò hanno individuato un cassiere, un dipendente esperto. Era pomeriggio tardi quando è stato sorpreso mentre intascava il denaro delle mance delle slot machine, poche decine di euro.

Normalmente i giocatori, quando vincono, lasciano una mancia al cassiere che la ripone in un contenitore da dove, alla fine di ogni serata, viene tirata fuori, contata, e divisa, parte va ai dipendenti e parte alla Casa da gioco. Ebbene, invece di inserire la mancia nel contenitore, domenica il cassiere se l'è tenuta per sé. Fermato in flagranza del colpo, è stato poi interrogato dai vigili urbani e ha confessato. Da lunedì è in ferie forzate, ieri ha ricevuto la contestazione ed è partito l'iter per il provvedimento disciplinare che, nel caso di furto, prevede il licenziamento perché si interrompe il rapporto di fiducia con il datore. Per poche decine di euro, almeno questa è la cifra che gli è stata trovata addosso domenica pomeriggio, il cassiere dunque perderà il lavoro, un posto che, nonostante tutto, continua ad essere tra i più ambiti nel territorio. Prima di questo caso se n'era verificato un altro lo scorso gennaio quando un croupier si era impossessato di 7 gettoni da mille euro l'uno e, una volta scoperto, gli erano stati trovati altri 11 gettoni nelle tasche del cappotto nello spogliatoio. E prima ancora, a novembre del 2019, un'altra cassiera era stata licenziata per aver nascosto l'anno prima un ammanco di cassa di 50 euro e sottratto (dalla cassa e dell'apposito contenitore) alcune modeste somme di denaro destinato alle mance. In quel caso la dipendente fece ricorso ma lo perse in appello.

«LI SCOPRIAMO TUTTI»

Ieri, commentando il caso, a margine di una conferenza stampa, il sindaco ha detto che «a Venezia noi li becchiamo, la legalità prima di tutto. Il dipendente Actv era gia stato licenziato per questo episodio anni fa. Nel frattempo la Procura è andata avanti con le indagini. La vicenda del Casinò invece è più fresca. Facciamo sempre notizia perché, ripeto, noi i ladri li prendiamo. Questo dipendente del Casinò è stato individuato dai nostri servizi di sicurezza interni che ora hanno passato la segnalazione alle autorità competenti. Che cosa faceva? Rubava. Ovviamente abbiamo avviato anche le procedure disciplinari del caso».

CA' FARSETTI

Che qualcuno possa avere la tentazione di rubare al casinò è, appunto, comprensibile, anche se un dipendente dovrebbe ben sapere di quanto sia impossibile farla franca tra telecamere e controlli di ogni genere e livello. Più anomalo è che qualcuno tenti invece di intascarsi qualcosa in municipio. Eppure, come ha sottolineato lo stesso Brugnaro, qualche dipendente di Ca' Farsetti ci ha provato. «C'è persino qualcuno che ruba sulla macchinetta del caffè. Incredibile. L'abbiamo individuato, sappiamo chi è e ora lo aspettiamo al varco. L'ho detto in tutte le salse e lo ribadisco anche questa volta: In questa città è sconsigliato rubare, alla fine i ladri li prendiamo sempre».

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Il Gazzettino