Dinastia Keyline, Giacomo Alpago (33 anni) nel cda: è l'ottava generazione

CONEGLIANO - Da due secoli e mezzo si tramandano di generazione in generazione l'arte di produrre chiavi, fino a giungere oggi all'ottavo passaggio: nel consiglio di...

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CONEGLIANO - Da due secoli e mezzo si tramandano di generazione in generazione l'arte di produrre chiavi, fino a giungere oggi all'ottavo passaggio: nel consiglio di amministrazione della Keyline, azienda di Conegliano, capofila del gruppo della famiglia Bianchi, entra Giacomo Alpago, esponente appunto dell'ottavo livello della dinastia. Il giovane manager, 33 anni, laureato in International Business alla Regent's University di Londra e master alla Hult Business School sempre nella capitale britannica, sarà uno degli amministratori delegati dell'industria, leader internazionale nella progettazione e realizzazione di elementi di chiusura e relative macchine duplicatrici.



L'INCARICO
Attivo nell'ambito dell'impresa familiare già da alcuni anni, nel nuovo ruolo si occuperà in particolare dei programmi di espansione e di organizzazione, affiancando l'altro amministratore delegato, Mariacristina Gribaudi e il presidente del cda Massimo Bianchi, ovvero i suoi genitori. Il nuovo incarico è stato formalizzato in occasione del tradizionale appuntamento natalizio per lo scambio degli auguri con dipendenti e collaboratori del gruppo. «Un'evoluzione, figlia dei tempi ha spiegato il presidente Bianchi che ci consentirà di affrontare nel migliore dei modi le sfide del mercato, proseguendo nel cammino di crescita che negli ultimi tre anni ha fatto segnare un più 30% del bilancio consolidato».

IL SOSTEGNO
Durante l'incontro è stata annunciata anche un'altra notizia: a tutti i 160 addetti sarà riconosciuto un buono spesa del valore di 400 euro. Keyline si conferma operatore qualificato nella duplicazione elettronica, ampliando la sua rete di filiali anche alla penisola balcanica (dopo Stati Uniti, Cina, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Portogallo, Scandinavia e, naturalmente, Italia), grazie anche alle sue macchine duplicatrici meccaniche ed elettroniche all'avanguardia. L'utilizzo, sempre più ampio, delle tecnologie digitali nel mondo della sicurezza, ha portato l'azienda ad acquisizioni importanti che le hanno permesso, anche nell'anno ormai alla conclusione, grazie anche alla costante ricerca, di proporre sul mercato alcuni prodotti innovativi, come Messenger la prima duplicatrice portatile. Messenger è la duplicatrice on-the-go, leggera, smart e compatta, dedicata al taglio di chiavi piatte, laser e punzonate. È gestita da un'App che permette la decodifica e la copia delle chiavi. Grazie alle sue caratteristiche strutturali e alla possibilità di essere alimentata a batteria, può essere utilizzata in ogni tipo di situazione.

L'IMPEGNO

Mariacristina Gribaudi - che è anche presidentre dei Musei civici di Venezia - ha sottolineato anche l'impegno per la sostenibilità, come ulteriore punto focale della strategia aziendale: «Un obiettivo ha detto che è nelle nostre corde, perché per noi l'attenzione alle persone, al territorio e più in generale al pianeta è pratica quotidiana». Correva il 1770 quando il capostipite Matteo Bianchi, a Cibiana di Cadore, dava avvio all'attività, all'epoca ovviamente in forma artigianale, di fabbricazione di chiavi: una storia, come documenta anche il museo aziendale, che dura tuttora e che punta al futuro con le nuove generazioni.

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Il Gazzettino