Liana Manfio si dimette dal Consiglio: «La minoranza non ha alcun peso»

Liana Manfio si è dimessa da consigliere comunale
TREVISO - «Sono stanca della politica gridata, della politica che rinfaccia le scelte fatte in precedenza, stanca degli annunci e della mancanza di rispetto». E...

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TREVISO - «Sono stanca della politica gridata, della politica che rinfaccia le scelte fatte in precedenza, stanca degli annunci e della mancanza di rispetto». E ancora: «La minoranza non ha peso». E la conclusione, inevitabile: «È tempo di chiudere la mia esperienza in questo consiglio comunale. Oggi, 30 settembre, presenterò ufficialmente le dimissioni al presidente Iannicelli». Liana Manfio (Pd) annuncia così la sua decisione: mettere la parola fine alla sua avventura amministrativa, iniziata nel 2013 come assessore al Sociale della giunta Manildo, con alti e bassi, e poi proseguita senza soluzione di continuità dai banchi dell’opposizione. Ma adesso ha deciso di dire “basta”. Lo ha fatto prendendo in contropiede anche i suoi stessi colleghi, avvisati solo una decina di minuti prima l’inizio del consiglio comunale di ieri. E lo ha confermato nel suo discorso, in cui non ha risparmiato accuse all’amministrazione comunale: «In tre anni da consigliere - ha detto - mi sono trovato in difficoltà nel portare avanti il mio ruolo, procedendo per un percorso troppo spesso non condiviso dai colleghi. La minoranza non ha peso». Quando le dimissioni saranno formalizzate, il suo posto verrà preso da Roberto Pizzolato.

LE REAZIONI
Giancarlo Iannicelli, presidente del consiglio comunale, ha preso atto ma ha anche sottolineato: «Non condivido, ma la capisco. La invito però a pensarci bene. Se dovesse confermare la sua decisione mi dispiacerebbe molto». Roberto Grigoletto e Stefano Pelloni, capogruppo Pd, hanno difeso la scelta dell’ex assessore: «Voglio ringraziare Liana per l’impegno messo nei cinque anni di amministrazione - ha ribadito Pelloni - ha fatto un lavoro prezioso anche se, spesso, da altri banalizzato. I progetti partecipativi avviati nei quartieri sono stati un germoglio che andava curato e non abbandonato. Liana ci ha poi dato un esempio di come si può fare politica e amministrazione sempre con eleganza e rispetto». Un grazie è arrivato anche dal sindaco Mario Conte, che non ha mancato di rifilare qualche stoccata all’ex maggioranza di centrosinistra: «Spero che il consigliere Manfio ci ripensi. Da cittadino voglio dirle grazie. E voglio scusarmi se certe volte le ho inavvertitamente mancato di rispetto, o non ho ascoltato le sue istanze. E le dico che nessuno a buttato a mare i suoi progetti. Anzi: alcuni li abbiamo accolti, altri rivisti in alcune cose, tanti ci sono stati d’ispirazione. Molto probabilmente abbiamo capito più noi il suo operato che chi sta dalla sua parte, che prima le ha dato tante deleghe e poi le ha svuotate perché, forse, ci metteva troppo cuore».

I GIOVANI


In un consiglio tutto sommato tranquillo hanno tenuto banco il Terraglio Est - che l’opposizione continua a respingere mentre la giunta ne ribadisce l’utilità - è il caso bulli. Grigoletto ha suggerito al sindaco: «Bene aver ascoltato i dirigenti scolastici - ha detto al sindaco - e poi anche famiglie e Usl. Sarebbe però consigliabile allargare il tavolo di confronto anche agli assessori al sociale dei comuni vicini. Il problema dei giovani non può ricadere solo su Treviso».
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Il Gazzettino