Raccolta delle immondizie porta a porta, diminuiscono i gabbiani

VENEZIA Gabbiani in calo in città
VENEZIA Vent’anni fa erano presenti solo in poche decine di esemplari, poi i gabbiani reali hanno scoperto che Venezia era un fast-food a cielo aperto ed oggi ce ne sono...

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VENEZIA Vent’anni fa erano presenti solo in poche decine di esemplari, poi i gabbiani reali hanno scoperto che Venezia era un fast-food a cielo aperto ed oggi ce ne sono più di 3mila, belli sazi e che nidificano felicemente sui tetti, sugli abbaini e sui campanili del centro storico. La storia del difficile rapporto tra questi uccelli marini e la città di Venezia ed i rimedi per ridurne il numero eccessivo, sono stati illustrati ieri mattina al Campus scientifico Universitario di via Torino in occasione della “Giornata Natura”, organizzata dalla biblioteca di area scientifica di Ca’ Foscari, all’interno di un forum dedicato alla fauna selvatica presente nelle aree urbane di Venezia e di Mestre e alla sua convivenza con l’uomo. 

E tra i più numerosi colonizzatori dell’ambiente antropizzato veneziano ci sono proprio i gabbiani reali, una presenza diventata talmente numerosa da aver costretto Veritas a monitorarne le abitudini ed a introdurre un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, principale veicolo della loro sopravvivenza in centro storico. Dal vecchio sistema della raccolta attraverso il conferimento dei sacchetti fuori dalla porta e poi ritirati da Veritas, si è passati al ritiro diretto porta a porta dei rifiuti e all’auto conferimento presso le barche ormeggiate in diverse aree della città. In termine di igiene e decoro urbano la sperimentazione ha avuto ricadute positive. 
I rifiuti sono stati “nascosti” ai gabbiani reali che sono stati costretti a mettersi a dieta o a cercare altrove altre forme di alimentazione, dunque dove ci sono meno rifiuti all’aperto (e più cestini) ora ci sono anche meno gabbiani . «I risultati sono stati molto positivi. L’ultimo monitoraggio effettuato nel 2005 aveva censito 24 coppie nell’intero centro storico - spiega la naturalista Francesca Coccon che ha preso parte al monitoraggio dei gabbiani – mentre nel corso del 2017 abbiamo censito la presenza di almeno 456 coppie di gabbiani e complessivamente di 3.088 esemplari. Ma già dai primi mesi del 2018 nei due sestieri di Dorsoduro e di Santa Croce in cui è stato sperimentato il nuovo sistema di raccolta di rifiuti, è stata riscontrata una prima inversione di tendenza ed una riduzione del numero di gabbiani. Dalle 178 coppie del 2017 siamo passati alle 122 del 2018 ed abbiamo riscontrato anche un calo delle nidiate». 

Un altro monitoraggio della presenza di fauna selvatica è stato avviato in diverse zone di Mestre, dove è stato segnalato l’arrivo dello scoiattolo rosso proveniente dalle aree boschive alpine e prealpine del Veneto. Gli attuali 43 scoiattoli censiti si trovano distribuiti tra il Parco del Piraghetto e quello della Bissuola ed in alcune aree di Campalto e della zona attorno a viale Don Sturzo. Da qui è partito il monitoraggio dello scoiattolo, promosso dal Museo di Storia Naturale di Venezia , a cui seguirà un articolato progetto di salvaguardia della specie, che include la posa di una cartellonistica segnaletica nelle aree verdi abitate dallo scoiattolo “mestrino” e l’avvio di una campagna di sensibilizzazione dei cittadini sulla presenza del simpatico roditore rosso.
Paolo Guidone
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Il Gazzettino