In difesa del lupo: «Non uccidetelo, fatevi risarcire»

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BELLUNO - «Da un po' di tempo in provincia di Belluno e sui giornali vengono riportati episodi con toni allarmistici sulla questione lupo. Ma...». AnimeAnimali, l'associazione in difesa di tutte le specie, mette i puntini e scende in difesa del lupo, e non solo. Perchè «poco si è parlato di convivenza, men che meno dei finanziamenti dati da progetti come il WolfAlps che la Regione tenta di abbandonare con una mozione di cui si dichiara a favore la frangia palesemente pro caccia, progetti che comprendono i risarcimenti per le predazioni». Gli animalisti puntano proprio su questo aspetto: «Ma gli allevatori credono forse che cacciare il lupo risolverà la cosa? Ci si chiede quanto siano realmente informati, lo sanno che uccidere un membro sbagliato di un branco paradossalmente aumenta il problema delle predazioni perché il branco di disperde?». Poco si parla poi, a detta di AnimeAnimali, delle uccisioni ad opera dei cani domestici liberi, sempre troppo numerosi nelle zone di campagna: «Si fa presto a dare la colpa ai selvatici pur di non litigare con un vicino di casa. In questi giorni ai volontari della provincia sono stati chieste visite preaffido per l'adozione di cani di grossa taglia simil-maremmani provenienti da più parti d'Italia e in uscita dai canili, che richiedono proprio gli allevatori che evidentemente non hanno capito che un meticcio di grossa taglia non è un cane pastore maremmano abruzzese che ha caratteristiche precise, è allevato e selezionato per fare un lavoro, e che ha un costo, giusto. Non si può affrontare la questione della convivenza uomo-animale senza una reale presa di coscienza fatta di informazione corretta, responsabilità, pianificazione preventiva. Sicuramente non di sistemi fai da te, né di ambigue allusioni di sedicenti cacciatori a cui fa solo gola un trofeo».
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Il Gazzettino