Dietrofront del Prefetto: niente profughi a Jesolo

Dietrofront del Prefetto: niente profughi a Jesolo
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JESOLO - Niente profughi alla Croce Rossa di Jesolo. È la decisione della Prefettura di Salerno che la scorsa notte ha annullato l’arrivo dei 60 migranti nei locali della Cri di via Levantina. Si tratta di un gruppo di immigrati sbarcati sabato mattina al porto di Salerno, dove sono arrivati a bordo della nave Etna della Marina militare che in totale ha trasportato 2.186 migranti.




Gruppi di cittadini eritrei, somali, siriani, ghanesi, egiziani e marocchini che da Lampedusa sono stati trasferiti a Salerno. Per sessanta di loro il viaggio doveva poi continuare fino a Jesolo, ma la scorsa notte il trasferimento è stato annullato. Saranno tutti trasferiti nei centri di accoglienza della Campania, del Lazio e della Lombardia. Tuttavia, visti i continui sbarchi sulle coste della Sicilia, non è escluso che nei prossimi giorni venga formulata una nuova richiesta di accoglienza alla struttura jesolana. «Per quanto ci riguarda noi rimaniamo in stato di allerta - spiega il presidente del comitato regionale della Cri, Fabio Bellettato - perché avendo dichiarato la disponibilità di 60 posti per l’accoglienza è presumibile che la richiesta sia solo rinviata ad altra data. In questo senso però attendiamo notizie certe dagli organi competenti e dal ministero degli Interni. Per ora continuiamo l’attività di ospitalità con i soli "dublinanti", se poi ci saranno altre richieste riallestiremo l’intera macchina organizzativa con i volontari, i medici e i mediatori culturali».



«A questo punto - ha commentato il sindaco Valerio Zoggia - speriamo che arrivino solo a fine stagione, come tra l’altro avevo chiesto alla Prefettura di Venezia. Certo, parliamo di persone che hanno bisogno di aiuto: se ci verrà chiesto di fare la nostra parte non possiamo sottrarci».



Intanto ieri a Messina è arrivato cadavere un bambino siriano di solo un anno che si trovava, insieme alla madre, sul barcone soccorso l’altro ieri da una petroliera danese tra la Libia e Malta. L'ennesima tragedia sulla rotta della speranza, in un'estate segnata dal più massiccio esodo di migranti verso l'Italia registrato negli ultimi anni. In serata, da fonti maltesi si è inoltre saputo che le vittime trovate nella stiva del barcone sono 29, non 18 come sembrava, alle quali va aggiunta la donna morta sulla motovedetta intervenuta per i soccorsi. I tre presunti scafisti, due siriani di 25 anni e un egiziano diciassettenne, sono stati arrestati a Genova, identificati grazie alle testimonianze dei passeggeri. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino