«Diagnosi errata», la vedova ora chiede i danni per mezzo milione

«Diagnosi errata», la vedova ora chiede i danni per mezzo milione
PORDENONE - Era stato ricoverato al Santa Maria degli Angeli per un'insufficienza respiratoria, era stato tenuto sotto osservazione e poi mandato a casa. Ma, visto che le sue...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PORDENONE - Era stato ricoverato al Santa Maria degli Angeli per un'insufficienza respiratoria, era stato tenuto sotto osservazione e poi mandato a casa. Ma, visto che le sue condizioni non miglioravano, era tornato nuovamente in ospedale, a Pordenone dove era stato ricoverato per una broncopolmonite. Le cure e i farmaci erano dunque mirati a guarire quella patologia che, secondo l'avvocato Michela Sabatini, del foro di Treviso, era frutto di una diagnosi sbagliata, corretta solo in seguito dai medici dell'ospedale di San Donà. Maurizio Scomparcini, classe 1952, all'epoca dei fatti residente a San Stino di Livenza soffriva infatti di una immunodeficienza comune variabile, per la quale però non era mai stato curato. L'avvocato Sabatini, suffragata dalla perizia di un esperto, ritiene che il ritardo diagnostico sia stata concausa della morte dell'uomo, deceduto a sessant'anni per una emorragia cerebrale. Per questo ha avviato una causa civile in Tribunale, a Pordenone, per ottenere 500mila euro come risarcimento per la moglie e la figlia del deceduto a causa delle condotte omissive dei sanitari del Santa Maria degli Angeli che ebbero in cura il sessantanne.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino