Il Comune non fa più la derattizzazione preventiva, a Udine i topi corrono per le strade

Il Comune non fa più la derattizzazione preventiva, a Udine i topi corrono per le strade
UDINE - Sarà il caldo afoso, sarà che d’estate i rifiuti deposti in strada per la raccolta differenziata odorano di più. Fatto sta che a Udine sono...

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UDINE - Sarà il caldo afoso, sarà che d’estate i rifiuti deposti in strada per la raccolta differenziata odorano di più. Fatto sta che a Udine sono ricominciate le segnalazioni di topi e pantegane da parte dei cittadini.


AVVISTAMENTI
La presenza degli sgraditi roditori è stata notata in diverse vie del centro: sono stati visti scorrazzare la sera, infatti, in via Poscolle e nella zona di via Gorghi, all’angolo con via Vittorio Veneto. Un fenomeno ciclico, che varia nei mesi e che quindi, secondo quanto spiegato da Palazzo D’Aronco, non ha correlazione con la raccolta dei rifiuti porta a porta.
«I cittadini che avvistano ratti – ha specificato per il Comune l’assessore all’Ambiente Silvana Olivotto - devono mandare una segnalazione all’Ufficio Ambiente del Comune, che di solito provvede a intervenire immediatamente, spiegando esattamente dove sono stati avvistati i topi, in modo che ci si possa muovere usando gli strumenti specifici migliori, trappole o altro. Spesso il problema riguarda aree vicine alle rogge o nei pressi delle fogne. La derattizzazione, comunque – ha continuato l’assessore - di solito si fa se c’è un’esigenza puntuale, non è una prassi generalizzata sul territorio».


IL CAMBIO DI ROTTA
Fino a qualche anni fa, il Comune di Udine agiva (sulle aree pubbliche) attraverso due modalità: da un lato, c’era un piano di derattizzazione “generale”: gli uffici competenti, sulla base dell’esperienza storica, stabilivano un programma di interventi con la posa di esche lungo strade e piazze, nelle zone dove normalmente la criticità si presentava ciclicamente (in particolare appunto lungo le rogge e nelle zone centrali della città e periferie); dall’altro, venivano effettuati interventi puntuali sulla scorta delle segnalazioni. Da qualche anno, ancor prima dell’insediamento della giunta Fontanini, le cose sono cambiate e le campagne di derattizzazione a tappeto non si fanno più, preferendo invece agire sulla base di interventi mirati.


LA SITUAZIONE
Attualmente, l’appalto per la derattizzazione del suolo pubblico è gestito dalla ditta Urania srl di Monfalcone e il budget biennale (per il 2021 e il 2022) investito da Palazzo D’Aronco in questo ambito è di 25mila euro, cui si aggiunge un contributo regionale (tra i 4mila e i 5mila euro) che comprende però sia la lotta contro i ratti sia la disinfestazione delle zanzare.


Gli interventi puntuali vengono commissionati dal Servizio comunale Igiene e riqualificazione urbana e possono avere tre vie di innesco: le segnalazioni dei cittadini, quelle della Polizia locale dopo eventuali sopralluoghi, o direttamente dagli uffici se registrano delle criticità. Le esche vengono installate e messe in sicurezza secondo le normative previste dal Ministero della Sanità, in modo che non possano essere ingerite dagli animali domestici. Dopo l’esposizione delle esche, inoltre, viene fatto un monitoraggio per capire se l’intervento è andato a buon fine o meno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino