Offre 200 euro ai carabinieri per non fare l'alcoltest: denunciato

Offre 200 euro ai carabinieri per non fare l'alcoltest: denunciato
MASERADA SUL PIAVE - Probabilmente aveva esagerato con i bicchieri e i gradi alcolici non erano proprio quelli che consentono di mettersi alla guida di una automobile con la...

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MASERADA SUL PIAVE - Probabilmente aveva esagerato con i bicchieri e i gradi alcolici non erano proprio quelli che consentono di mettersi alla guida di una automobile con la necessaria lucidità e soprattutto rispettando le disposizioni del codice della strada. Ma come tanti in quelle condizioni avrà probabilmente pensato di poter farla franca e di arrivare senza problemi a destinazione. Invece non è andata così. E dato che sicuramente si sarà reso conto da solo di essere abbondantemente oltre i limiti, quel 17 aprile del 2011 E.A., 50enne residente a Breda di Piave, non appena fermato lungo una strada nel territorio comunale di Maserada da una pattuglia dei Carabinieri, ha subito capito di essere in un mare dei guai. 

Nel gestire quella situazione non lo avrà aiutato la scarsa lucidità per effetto dell'alcol che si ritrovava in corpo. Così, ritrovatosi alle corde, l'uomo avrebbe deciso di giocare quella che può ben essere considerata la carta della disperazione: provare a dissuadere, con argomenti che secondo lui avrebbero dovuto essere molto convincenti, i due militi dell'Arma dall'effettuare il controllo attraverso l'etilometro, a restituirgli la patente presa in consegna e a non contestargli le relative sanzioni amministrative. Non avendo molto altro a cui aggrapparsi, avrebbe deciso su due piedi una mossa risultata fatale: giocarsi due assi sotto a forma di due banconote da 100 euro offerte - si fa per dire - a ciascuno dei due Carabinieri affinchè chiudessero un occhio, anzi sarebbe meglio dire tutti e due. 

Scelta decisamente sbagliata. Ovviamente i militari, che si saranno immediatamente resi conto delle condizioni non esattamente sobrie in cui si trovava il 50enne, non solo hanno rifiutato il denaro, ma lo hanno denunciato per istigazione alla corruzione, reato ben più grave della guida in stato di ebrezza e per il quale ora l'automobilista si ritroverà a processo. L'alcol test ovviamente è stato fatto e il risultato è adesso parte del fascicolo processuale insieme al verbale di contestazione della violazione amministrativa. A difenderlo ci saranno gli avvocati Paolo Bottoli e Andrea Nieri di Treviso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino