OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
BREGANZE - Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale di Vicenza, nel proseguo delle attività di controllo economico del territorio volte a verificare il rispetto della normativa per il contenimento della diffusione del contagio da Covid-19, hanno individuato e denunciato un odontoiatra – inottemperante all’obbligo vaccinale e sospeso dall’Ordine Provinciale dei Medici di Vicenza – che esercitava abusivamente la propria professione ed è stato sequestrato, in via preventiva, l’ambulatorio privato a Breganze (VI) dove praticava il proprio lavoro. Avvalendosi delle informazioni presenti nelle banche dati in uso al Corpo, le Fiamme Gialle di Thiene hanno avviato dei controlli nei confronti di quelle figure “esercenti le professioni sanitarie” e “operatori di interesse sanitario” che eseguono prestazioni, seppur già destinatari di provvedimenti di sospensione dall’Ordine professionale di riferimento su segnalazione dell’Autorità Sanitaria, continuando a svolgere la libera professione presso gli studi medici di proprietà o presso ambulatori di terzi. Successivamente, sono state effettuate accurate investigazioni consistite in osservazioni, controlli, pedinamenti e sopralluoghi, rilevando diversi clienti che si recavano presso uno studio odontoiatrico di Breganze.
I finanzieri thienesi, ritenendo sussistente in capo all’odontoiatra gravi indizi in ordine alla fattispecie di esercizio abusivo della professione, hanno eseguito una perquisizione del locale adibito ad ambulatorio, nel corso della quale il medico è stato sorpreso nell’esercitare abusivamente la professione sanitaria di odontoiatra a beneficio di un paziente, mentre un altro paziente presente in studio ha confermato di essere stato visitato nel corso del 2022.
Pertanto i militari hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza il professionista in relazione all’esercizio abusivo della professione sanitaria e hanno proceduto al sequestro preventivo d’iniziativa dell’ambulatorio e del riunito utilizzato per l’attività di dentista, atteso che la libera disponibilità dei luoghi e dell’attrezzature potesse aggravare o protrarre le conseguenze del reato.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino