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TREVISO - «Buongiorno, chiamo per denunciare una rapina che ho subito al mio distributore». Era l’8 luglio 2018: alla centrale operativa dei carabinieri di Treviso è arrivata la chiamata di una 46enne trevigiana, titolare di una pompa di benzina a Porcia, nel Pordenonese.
Per la Procura di Treviso, però, quella rapina (poi la donna ne ha denunciata un’altra, subita qualche settimana prima), non è mai avvenuta. Finita a processo per simulazione di reato, nonostante il pubblico ministero avesse chiesto una condanna a un anno di reclusione, la donna, difesa dall’avvocato Dario Chiarenza, è stata assolta perché il fatto non sussiste.
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