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VERONA - Individuato dalla Digos e denunciato l'ultras del Verona Calcio che lo scorso venerdì ha picchiato Fabrizio Nonis, il 58enne "bechèr" della televisione e suo figlio Simone, dopo la partita con l'Inter. Nel riprendere la loro auto parcheggiata in una via limitrofa allo stadio, erano stati gratuitamente e brutalmente aggrediti.
A distanza di una settimana, la risposta della Questura non si è fatta attendere: grazie alle immediate indagini avviate dalla Digos scaligera è stato denunciato, per il reato di lesioni personali, il noto ultras veronese M.A., classe '77, più volte denunciato e daspato per reati commessi in occasione di manifestazioni sportive. In particolare, costui, in passato, si è già evidenziato per discriminazione razziale commessa in ambito sportivo (che gli è costata, oltre alla denuncia, un Daspo della durata di 1 anno) e per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità e radunata sediziosa commesse sempre in occasione di competizioni calcistiche, costategli 5 anni di interdizione dagli stadi.
Il curriculum criminale del denunciato evidenzia una propensione dello stesso alla commissione di reati contro la persona commessi per motivi futilissimi, così come avvenuto anche la sera del 27 agosto scorso, allorquando la sua “attenzione” si è focalizzata sugli ignari Fabrizio Nonis e suo figlio Simone, nonostante gli stessi non avessero indosso segni distintivi riconducibili all’Inter, né lo avessero in alcun modo provocato.
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Il Gazzettino