Scende dal passo Giau in bicicletta: dentista 62enne stroncato da un malore

La discesa del passo Giau, nei pressi del ristorante da Aurelio, dove Vaifro Bolpagni, 62 anni, ha avuto il malore fatale
Ha salito il passo Giau pedalando sulla sua bicicletta, dalla parte di Cortina e San Vito, per poi scendere verso Colle Santa Lucia e l’Agordino. Appena scollinato il...

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Ha salito il passo Giau pedalando sulla sua bicicletta, dalla parte di Cortina e San Vito, per poi scendere verso Colle Santa Lucia e l’Agordino. Appena scollinato il valico, iniziata da poco la discesa, si è sentito male e ha perso la vita. È morto così Vaifro Bolpagni, 62 anni, medico dentista a Concesio, un grosso paese alle porte di Brescia. Probabilmente a ucciderlo sono state le conseguenze dello sforzo dell’ascesa, un migliaio di metri di dislivello, da Cortina al passo Giau, con i suoi 2.236 metri di altitudine, da raggiungere in una quindicina di chilometri, con pendenze talora severe per una bicicletta da strada. 


LA PARTENZA
Era partito dal fondovalle ampezzano ieri in mattinata, per scollinare poco dopo mezzogiorno. Iniziata la discesa, poco più di un chilometro di strada, nei primi tornanti fra i prati del valico, Bolpagni è arrivato in prossimità del ristorante da Aurelio, quando è stato visto procedere a zigzag e infine accasciarsi al suolo, sulla curva precedente. Non è chiaro se l’uomo fosse da solo o in compagnia di amici ciclisti. Comunque si è formato subito un capannello di persone, qualcuno si è preoccupato si salire al passo Giau, per cercare un medico, che potesse intervenire. Luigi Dariz, il titolare e chef del ristorante, ha chiamato i soccorsi, anche lui ha chiesto se tra i suoi commensali ci fosse un medico poi ha contattato la centrale del Suem 118, che ha fatto intervenire l’elicottero Falco 1, dalla base di Pieve di Cadore. Il velivolo è atterrato pochi minuti dopo sulla piazzola adiacente, della quale è dotato “da Aurelio”, poiché è formalmente un rifugio, ma i sanitari e i soccorritori dell’equipaggio non hanno potuto fare più nulla per salvare l’uomo, che aveva già perso la vita, per l’arresto cardiocircolatorio. 


LA PASSIONE


La salma di Vaifro Bolpagni è stata portata a valle. I gestori del ristorante si sono occupati anche del recupero della bicicletta dell’uomo, che è stata poi consegnata alla pattuglia dei carabinieri, della stazione di Cortina, intervenuti sul luogo del decesso. L’uomo, appassionato di ciclismo, era giunto sulle Dolomiti proprio per percorrere alcune degli itinerari leggendari di questo sport.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino