PADOVA - Emergenza sanitaria dovuta al virus Dengue trasmesso dalla zanzara tigre. È questo il nome dell'ordinanza sindacale firmata l'altro ieri dall'assessore...
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LA MALATTIALa febbre Dengue è una malattia infettiva tropicale. È trasmessa da zanzare del genere Aedes. Si presenta con febbre, cefalea, dolori e un esantema simile a quello del morbillo. In una piccola percentuale dei casi si sviluppa una febbre emorragica pericolosa che può evolvere in shock circolatorio. «La terapia di supporto - spiegano gli esperti - si basa sull'idratazione in caso di una forma lieve-moderata di malattia e, nei casi più gravi, sulla somministrazione endovenosa di liquidi».
I CONSIGLINell'ordinanza sindacale sono riportati anche gli inviti a chi abbia disponibilità di aree strutturate con sistemi di raccolta delle acque meteoriche. Il Comune ricorda di evitare l'abbandono negli spazi aperti di contenitori nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d'acqua stagnante. E poi ancora: tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce da sterpi e rifiuti di ogni genere e sistemarli in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza, provvedere nei cortili e nei terreni scoperti dei centri abitati al taglio periodico dell'erba onde impedire l'annidamento di adulti di zanzara, svuotare le piscine non in esercizio e le fontane o eseguirvi adeguati trattamenti larvicidi.
IL RAPPORTOProprio ieri la Regione ha fatto il punto della situazione. Da gennaio i casi di febbre Dengue in Veneto sono stati 18: le vittime sono tutte persone che avevano soggiornato all'estero e in particolare ad Antigua, Bali, Cuba, Kenya, Maldive, Sri Lanka, Thailandia, Nigeria e Messico.
«Salta subito all'occhio fa notare l'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin il positivo crollo dei casi di West Nile, scesi quest'anno a 10 totali (compreso uno ancora dubbio), contro i 105 (con 34 forme neuroinvasive) che si registrarono il 21 agosto 2018». Di questi, quattro sono i casi padovani registrati durante l'estate, senza alcun decesso: Trebaseleghe, Conselve, Lozzo Atestino e Maserà. «I fattori di questa diminuzione - spiega l'assessore - sono molteplici, ma un contributo importante lo ha dato il Piano Straordinario di disinfestazione definito e attuato lo scorso anno».
Gabriele Pipia Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino