Giù il cavalcavia nella notte in A4 e in A23: al lavoro oltre 200 persone

Il cavalcavia demolito nella notte in A4/A23
FRIULI e VENETO - Oltre 200 persone al lavoro nella notte fra sabato 14 e domenica 15 luglio nel tratto di A4 e di A23 chiusi al traffico per consentire l’esecuzione di...

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FRIULI e VENETO - Oltre 200 persone al lavoro nella notte fra sabato 14 e domenica 15 luglio nel tratto di A4 e di A23 chiusi al traffico per consentire l’esecuzione di una serie di lavori riguardanti la costruzione della terza corsia. Un vero e proprio piccolo esercito, composto da ausiliari alla viabilità, personale della manutenzione, agenti della polizia stradale, tecnici della direzione lavori e delle ditte che gestiscono la segnaletica, maestranze delle imprese coinvolte ha seguito le diverse fasi dei numerosi interventi pianificati accuratamente e riuniti in una sola notte.


La demolizione del cavalcavia
Dalla demolizione del cavalcavia della strada comunale Valderie al getto della soletta del cavalcavia della strada comunale Case Padoane e di quella del cavalcavia strada comunale Pampaluna Corgnolo. A questi lavori principali, che fanno parte degli interventi riguardanti la costruzione della terza corsia, approfittando della chiusura, che consente di lavorare più rapidamente e in totale sicurezza, ne sono stati aggiunti una serie di altri. 

Tutti i lavori eseguiti nella notte
Si è proceduto, infatti, anche con l'estrazione di palancole, il ripasso della segnaletica orizzontale, la rimozione dei pali della luce sul nodo di interconnessione A4 A23, la cantierizzazione delle piste di immissione all’area di servizio di Gonars sia in direzione Nord sia in direzione Sud e con interventi sulla pavimentazione sia delle rampe del nodo di Palmanova Udine Trieste e Udine Venezia, che nel tratto Latisana San Giorgio in entrambe le carreggiate.

Sostituita tutta la segnaletica
Sostituita anche tutta la segnaletica, una sessantina di tabelle, riguardante i limiti di velocità per i mezzi pesanti che, da ieri mattina, 15 luglio, dovranno percorre l’autostrada, nel tratto di cantiere a una velocità massima di 60 chilometri all’ora. La lunga notte di lavoro è iniziata prima delle 21 di sabato 14 luglio, con la bonifica delle carreggiate che vengono percorse dalla pattuglia della polstrada e dai mezzi di Autovie Venete per verificare che al momento della chiusura non ci siano veicoli fermi nelle piazzole di emergenza o nelle aree di servizio interne al tratto interessato dai lavori.

Immediata ripulitura del manto stradale
Tutti i mezzi, quindi escavatori, pinze, martelli penumatici, ruspe e camion utilizzati per la demolizione erano già stati posizionati sul posto. A protezione dell’asfalto, sotto il cavalcavia da demolire è stato steso un manto di sabbia spesso 50 centimetri che svolge anche la funzione di assorbimento del rumore. Le macerie, al termine della demolizione, sono state caricate sui camion e rimosse, per consentire l’immediata ripulitura del manto stradale e il ripristino delle barriere di sicurezza.

Ritardo di un'ora 

Una operazione relativamente semplice, come quella di demolizione di un ponte, che in realtà diventa complessa quando viene fatta su una autostrada che, inevitabilmente, deve essere chiusa al traffico. Tutto, infatti, deve essere pianificato e organizzato per ridurre al minimo i tempi di chiusura e per riconsegnare la strada in perfette condizioni di sicurezza. Non sempre i tempi riescono a essere rispettati perchè l'impreviso può sempre capitare. Questa volta, per esempio, l'autostrada  è stata riaperta poco dopo le 7 del mattino, anziche alle sei, come previsto a causa delle forti precipitazioni che hanno causato un ritardo nell'inizio dei lavori.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino