Via agli accordi con la Regione per la riconversione dell’ex centrale Enel nel super parco Deltafarm

Il progetto della Deltafarm
PORTO TOLLE - Il Comune ha avviato la procedura dell’Accordo di programma secondo la Legge regionale 11/2004 per la riconversione dell’area dell’ex Centrale...

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PORTO TOLLE - Il Comune ha avviato la procedura dell’Accordo di programma secondo la Legge regionale 11/2004 per la riconversione dell’area dell’ex Centrale Enel di Polesine Camerini in Parco turistico sportivo agroalimentare del Delta del Po, altrimenti detto DeltaFarm: l’avveniristico villaggio turistico proposto da Figline Agriturismo spa del gruppo Human Company di Firenze. Mentre procede spedito lo smantellamento dell’ex impianto termoelettrico, il gruppo fiorentino leader in Italia nel comparto all’aria aperta continua a muoversi parallelamente per dare un nuovo volto a quello che è stato uno dei siti industriali più importanti degli anni ’80.

IL PROGETTO

Come si legge nella relazione generale presentata dall’azienda: “Il progetto intende contribuire alla valorizzazione del territorio comunale attraverso lo sviluppo del turismo sportivo e naturalistico mediante la creazione di un villaggio turistico integrato ad un sistema sportivo professionale legato agli sport acquatici”. Da qui la promozione dell’Accordo di programma con il Comune e gli enti sovraordinati nel quale Enel e Figline Agriturismo saranno parte attiva per la presentazione del piano di caratterizzazione delle aree. Per sviluppare la progettualità risulta infatti necessario apportare modifiche alla strumentazione urbanistica a livello regionale, provinciale e a livello comunale. Il procedimento amministrativo ha quindi previsto che su richiesta del Comune la Regione provveda ad una Variante Normativa del Piano d’Area, mentre l’amministrazione portotollese ha avviato l’Accordo di programma per dar corso all’adeguamento della strumentazione urbanistica alla proposta di valorizzazione dell’ex sito industriale.

380 ETTARI

L’area oggetto di intervento ha una superficie complessiva di circa 380 ettari suddivisa in aree interne ed aree esterne agli argini. Oggetto dell’Accordo di programma saranno le prime: nello specifico si tratta della zona che era occupata dagli impianti a nord, l’area verde su cui si trova anche l’ex Florsystem a sud ed alcune aree sommerse o parzialmente tali. “Il progetto prevede la realizzazione di un villaggio turistico all’aria aperta con classificazione 5 stelle integrato ad un sistema di servizi ambientali, sportivi e di ricreazione che concorrono ad ampliare il livello delle dotazioni di tutta l’area – si legge ancora nella relazione di Human Company -. Il villaggio prevede la presenza di strutture commerciali di supporto e viabilità con un numero di piazzole di circa 1.600 tale da soddisfare secondo i parametri previsti dalla normativa regionale veneta sul turismo una capacità insediativa teorica di circa 6.400 presenze giornaliere”. Se per muoversi dentro l’area l’azienda punta allo spostamento lento (a piedi, bicicletta o cavallo) nell’ambito del canale di scarico della ex Centrale ci sarebbe l’idea di sviluppare un sistema di ormeggi per il diporto turistico e la navigazione sul Delta.

VISITAZIONE



In base alla trasformazione urbanistica proposta è stata quindi individuata un’area turistica ricettiva all’area aperta nel corpo principale dell’ex centrale, una zona ad attrezzature di interesse comune per la realizzazione di un centro di visitazione naturalistica; l’utilizzo dello scanno a mare per la balneazione organizzata; la presenza di un sistema di case galleggianti lungo il canale artificiale; il mantenimento della zona produttiva agroindustriale; il riconoscimento di terminal acqueo pubblico in corrispondenza dell’attuale darsena ed il mantenimento delle funzioni per la produzione di energia nelle aree rimaste a Terna-Enel. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino