Uccisa a bastonate Paperina, l'oca mascotte di Boccasette: un folle si accanisce contro gli animali nel Delta

Gastone e Paperina, le due oche mascotte di Boccasette
PORTO TOLLE - Un atto di crudeltà incomprensibile. Quello compiuto nella notte tra giovedì e venerdì è l’ennesimo atto di violenza contro un...

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PORTO TOLLE - Un atto di crudeltà incomprensibile. Quello compiuto nella notte tra giovedì e venerdì è l’ennesimo atto di violenza contro un animale compiuto nel Delta. Questa volta la vittima è un’oca che è stata ritrovata uccisa a bastonate nella frazione di Boccasette e l’episodio è tanto più triste per il fatto che l’animale era una sorta di mascotte per la gente che abita al frazione di Porto Tolle. Quello che per alcuni può essere considerato un banale animale, in realtà aveva un nome: si chiamava Paperina e aveva anche un compagno, Gastone, con cui da sei anni viveva nei pressi dell’imbarcadero sul Po di Maistra. Erano una coppia molto nota e amata da chi vive da quelle parti che veniva nutrita e rispettata, ma, a quanto pare, non da tutti. Qualcuno, o più di qualcuno non è dato saperlo, ha pensato di bene di scagliarsi con furia contro Paperina lasciandola esanime a terra. Che la sua morte sia il frutto del gesto di un singolo o di quelle che spesso sono bollate come “bravate” non si può dire, perché nessuno ha visto niente, fatto sta che un altro animale è stato ucciso senza pietà e con efferata violenza, che non trova giustificazioni. 



ENNESIMO EPISODIO

A raccontare una vicenda che ha dell’assurdo, per l’atto di viltà e inutile crudeltà che l’accompagna, è Gabriella Gibin, presidente del Coordinamento Tutela diritti animali di Rovigo: «Un’ennesima storia di violenza ai danni di una povera oca considerata meno di un oggetto. Ho ricevuto diverse telefonate da parte degli abitanti della frazione che mi hanno segnalato l’uccisione di Paperina che è stata picchiata e alla quale hanno spezzato il collo. Una tristezza infinita, ma anche tanta rabbia da parte di tutti». 
Giusto una settimana fa la stessa Gibin aveva recuperato un esemplare di cigno reale che era stato impallinato, ora questo ennesimo atto criminale, senza contare i cani avvelenati.
«Queste due oche domestiche vivevano da sei anni sul Po di Maistra, nei pressi dell’imbarcadero di Boccasette, tra il ponte di barche che collega Boccasette a Scanarello di Porto Viro e il pontile turistico – continua la presidente -. Molti degli abitanti ogni giorno portavano loro da mangiare, le accudivano gelosamente e le tenevano come fossero le mascotte del fiume Po. Dei criminali hanno ammazzato Paperina, trovata sull’argine dove non passano macchine. Adesso Gastone è rimasto solo e la sta cercando piangendo disperatamente».

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L’escalation di cattiveria sugli animali sembra non arrestarsi, anzi. «Purtroppo stiamo registrando una deriva di violenza contro gli animali da parte di sciacalli frustrati che riversano odio e crudeltà contro esseri indifesi, gratuitamente e insensatamente nella provincia di Rovigo – evidenzia Gibin -. Solo nelle ultime settimane il Centro recupero animali selvatici di Polesella ha accolto diversi animali appartenenti a specie protette che sono stati impallinati. Purtroppo la cattiveria umana è sempre dietro l’angolo e noi siamo allo stremo delle forze, provati psicologicamente da questi gesti vili che non trovano nessuna giustificazione. Mi rivolgo alle Istituzioni e agli organi preposti al controllo e vi chiedo maggiore supporto e collaborazione affinché questi criminali vengano assicurati alla giustizia quanto prima».
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Il Gazzettino