Il buco di sette minuti: l'Audi sparisce tra due telecamere

Il buco di sette minuti: l'Audi sparisce tra due telecamere
PORDENONE - Indizi concreti, tali da indurre la Procura a emettere un avviso di garanzia per consentire a Giosuè Ruotolo di difendersi durante l’acquisizione delle prove. I...

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PORDENONE - Indizi concreti, tali da indurre la Procura a emettere un avviso di garanzia per consentire a Giosuè Ruotolo di difendersi durante l’acquisizione delle prove. I sospetti sul giovane si sono concentrati quando la sua Audi A3 è stata individuata attraverso le telecamere lungo una delle possibili vie di fuga del killer. Ruotolo era stato sentito in caserma come tutti gli altri commilitoni di Trifone Ragone. Aveva detto che quella sera era a casa a giocare alla playstation. Versione confermata anche dai suoi due coinquilini, anche loro militari dell’Esercito, come lo stesso Ruotolo, in procinto di passare nella Guardia di finanza.




Analizzando il percorso dell’auto, i Carabinieri scoprono che impiega troppo tempo per raggiungere via Colombo e, soprattutto, per essere inquadrata da una seconda telecamera che si trova lungo il percorso. Il "buco" non è di un paio di minuti, giustificabile con semaforo rosso. Secondo indiscrezioni, i minuti sarebbero sette. Ecco perché stato scandagliato il laghetto nell’ipotesi che il killer si fosse inoltrato nel parco. Prima di chiamare i sommozzatori i Carabinieri hanno trovato ulteriori riscontri alle loro ipotesi. Il ritrovamento della pistola ha infine dato, a sei mesi esatti dal delitto, un’accelerata alle indagini. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino