Sempre più vicini: individuate le prime pistole "sospette"

Sempre più vicini: individuate le prime pistole "sospette"
PORDENONE - C’è qualche passo avanti, molto importante, nelle indagini sull’arma usata per uccidere Trifone Ragone e Teresa Costanza. Le ricerche dei carabinieri del Nucleo...

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PORDENONE - C’è qualche passo avanti, molto importante, nelle indagini sull’arma usata per uccidere Trifone Ragone e Teresa Costanza. Le ricerche dei carabinieri del Nucleo investigativo di Pordenone sul lotto a cui apparteneva la Beretta 7,65 usata dall’assassino dei fidanzati la sera del 17 marzo hanno permesso di isolare sei semiautomatiche sospette vendute da un’armeria di Cremona durante il Ventennio fascista. Il risultato è frutto di accertamenti che hanno richiesto sforzi notevoli e coinvolto i colleghi di tutte le stazioni dei Carabinieri. E non soltanto nel Nord Italia.


Dell’arma ritrovata nel laghetto del parco di San Valentino (il 18 settembre il caricatore, il giorno successivo il resto dell’arma) si sapeva che era una Beretta 7,65, un modello brunito del brevetto 1915/19, riverniciata di nero per coprire le tracce di ruggine, uscita dalla fabbrica nel 1922 e finita all’Armeria Galli Giuseppe di Cremona. Si trattava di un lotto di 20 pistole, mai i registri che avrebbero potuto portare al primo possessore dell’arma sono bruciati durante un incendio. Chi ha posseduto quelle 20 pistole?...

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Il Gazzettino