Tante somiglianze con l'omicidio del 1989: la Procura riapre il caso

PADOVA - C’è un fil rouge che lega il delitto di lunedì sera con un omicidio consumato 27 anni fa, il 22 dicembre del 1989, a Villa del Bosco frazione di...

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PADOVA - C’è un fil rouge che lega il delitto di lunedì sera con un omicidio consumato 27 anni fa, il 22 dicembre del 1989, a Villa del Bosco frazione di Correzzola. In quell’occasione fu indagato Renato Rossi, proprio lui il 67enne di Martellago. Poi gli inquirenti non riuscirono mai a trovare le prove sufficienti per incastrarlo e il caso è stato chiuso nel 1991 per volontà dell’allora sostituto procuratore Antonino Cappelleri oggi procuratore capo a Vicenza. Ora però la Procura, attraverso il sostituto procuratore Roberto Piccione, ha chiesto gli atti del delitto Forlani per riaprire il caso.

 

I due omicidi, infatti, sono pressoché identici nella modalità. Ezio Sancovich è stato freddato con tre colpi alla testa seduto sul sedile della sua auto. Lo stesso è accaduto a Luciano Furlani quel lontano giorno di dicembre di 27 anni fa. Il commercialista di Ferrara è stato trovato dalla polizia riverso sul sedile destro di una Fiat Uno con tre colpi di arma da fuoco sulla testa. E poi la pistola. Anche nel delitto di Correzzola sembra sia stata utilizzata dall’assassino una P38 calibro 9. I carabinieri, già nella giornata di mercoledì, hanno accertato se si tratta della stessa pistola usata da Rossi per uccidere Sancovich, ma al momento non ci sono certezze, ma solo molti dubbi. Anche allora, ventisei anni fa, tra Rossi e la vittima Forlani sembra ci fosse di mezzo un debito. 

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Il Gazzettino