Dehors con deroga c'è il semaforo verde «Evitati licenziamenti»

Dehors con deroga c'è il semaforo verde «Evitati licenziamenti»
PORDENONE - Tre nuovi dehors, tra cui il più famoso e chiacchierato della città, quello del ristorante La Catina in piazzetta Cavour. Gli altri due sono quelli...

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PORDENONE - Tre nuovi dehors, tra cui il più famoso e chiacchierato della città, quello del ristorante La Catina in piazzetta Cavour. Gli altri due sono quelli progettati dal Cavaliere perso, osteria di via della Motta, e dal Caffè municipio in corso Vittorio Emanuele. Tutti e tre non rispettavano il nuovo regolamento, ma sono stati promossi con deroga e quindi i titolari non incorreranno nelle sanzioni che scatteranno dal 1 gennaio. 


IL PROVVEDIMENTO
I tre plateatici presentavano caratteristiche non conformi a quanto previsto dal regolamento edilizio. Erano più strutturati, quindi di dimensioni maggiori e più ingombranti. Ma sulla scorta dei nullaosta emessi da Soprintendenza e commissione per il paesaggio, la giunta ha approvato i progetti. «È una decisione saggia - ha detto l'assessore all'Urbanistica Cristina Amirante -, perché in questo modo sono stati evitati diversi licenziamenti, che sarebbero scattati nel caso in cui i dehors non fossero stati autorizzati». Una possibilità che riguardava soprattutto il progetto della Catina, unificato con quello della gelateria Cavour e della pizzeria al trancio Twister. «Erano in ballo dei posti di lavoro - ha specificato ancora Amirante - e la deroga è più che motivata. Per quanto riguarda il Cavaliere perso, invece, la nuova copertura che sostituisce gli ombrelloni è stata giudicata più positiva rispetto alla soluzione precedente». 

I DETTAGLI
Fari puntati sul nuovo dehors della Catina in piazzetta Cavour. Il progetto unitario prevede la rimozione delle strutture esistenti e la loro sostituzione con un nuovo dehors chiuso vetrato, di tipo D, di norma non ammesso dal regolamento. Il progetto proposto ricerca un effetto di trasparenza visiva e di pulizia formale al fine di limitare l'impatto della struttura nel contesto: le chiusure laterali saranno interamente vetrate e di tipo scorrevole, i parapetti interni in cavetti d'acciaio, gli elementi strutturali metallici avranno sezione contenuta e anche la dimensione del basamento sarà ridotta rispetto alla situazione esistente. La nuova collocazione della struttura consentirà una migliore fruizione della piazza; l'allontanamento della struttura dagli edifici, rispetto al sedime attuale, conferirà infatti maggior respiro ai percorsi laterali, anche a beneficio delle visuali prospettiche che da via Brusafiera si aprono verso la piazza. Al Caffè municipio nascerà invece una struttura aperta dotata di pedana e di copertura apribile. Anche in questo caso, il progetto privilegia la linearità delle forme e l'uso di materiali leggeri e trasparenti. Le parti metalliche saranno verniciate con tinta chiara, cercando un'armonia di colori con la retrostante facciata di palazzo Spelladi. La nuova struttura si affiancherà, con un'altezza inferiore, alla pensilina storica del locale che manterrà quindi la propria riconoscibilità ed autonomia strutturale.


I TEMPIEntro il 1 gennaio tutti i locali dotati di plateatico dovranno rispettare le norme urbanistiche più severe varate dal Comune. Chi non risulterà a norma dovrà rimuovere l'intera struttura esterna, altrimenti sarà passibile di una multa da parte della polizia locale o addirittura della rimozione forzata. A chi ha partecipato al bando per le periferie sarà invece concessa una proroga di un anno in virtù dell'attesa dei finanziamenti. 
M.A. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino