Blumer, provocazione per amore della città: «Venite a imbrattare la basilica di San Marco». Il blogger indagato per istigazione a delinquere

Il noto influencer denunciato dalla Digos lagunare

VENEZIA Il post social di Blumer
VENEZIA - L’intenzione si è capita: una rabbiosa e provocatoria invettiva per amore della città. Il problema è che le intenzioni non sempre vanno a...

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VENEZIAL’intenzione si è capita: una rabbiosa e provocatoria invettiva per amore della città. Il problema è che le intenzioni non sempre vanno a braccetto con le azioni, e suggerire agli attivisti di Ultima generazione, in un video pubblicato sui social, di imbrattare i monumenti di Venezia, come quelli di Firenze e Roma, per rendere più roboante il loro messaggio, forse non è stata una buona idea. Protagonista il blogger, influencer e scrittore Federico Blumer, 40 anni, famoso per i video del suo canale “Il viaggio di scoperta”. Per quell’ultimo video la Digos lo denuncerà per istigazione a delinquere



IL FILMATO
Blumer, lombardo, laureato in Beni culturali a Venezia nel 2005, negli anni è diventato un lagunare acquisito a suon di video per raccontare la storia e le bellezze della città: miti, leggende e racconti vengono spiegati con un linguaggio semplice ma accattivante. Negli anni, la sua passione è cresciuta anche dal punto di vista civile, schierandosi a difesa delle battaglie per la difesa di Venezia su vari temi.

Il video incriminato è stato postato mercoledì: «Questo è un messaggio per gli attivisti di ultima generazione: va bene Roma, va bene Firenze, ma Venezia? Non vale niente questa città? Venite a imbrattare la Basilica, venite a imbrattare palazzo ducale: se volete mandare un messaggio lanciatelo anche da qua». Un messaggio forte, che ha fatto rizzare le antenne alle autorità: mettere una simile pulce nell’orecchio di chi non ha battuto ciglio nel prendere di mira il patrimonio storico e artistico delle grandi città d’arte, è stata un’imprudenza. 

I PRECEDENTI
Gli ecovandali di Ultima generazione hanno fatto parlare molto nelle ultime settimane: l’ultima bravata è toccata pochi giorni fa alla Barcaccia del Bernini, in piazza di Spagna, imbrattata con secchiate di vernice nera per lanciare un messaggio politico: basta con il carbone. A Firenze invece, era stato il sindaco Dario Nardella a intervenire a palazzo Vecchio per sventare l’assalto con le vernici gialle. «Pensate addirittura - ha continuato nel video Blumer - che il sindaco festeggia il compleanno di Venezia facendo una festa finta a Mestre. Venezia viene vista solo come una cava immobiliare. Quindi se volete colpire duro un posto che “vergogna non si rovinano le cose” questo è Venezia. Venite e lanciate vernice qui a Venezia. Palazzo ducale inoltre è appena stato restaurato, con un bell’idrante di vernice colorata verrebbe una figata. Venezia si sta svuotando della sua cittadinanza e le amministrazioni spingono per farlo, un po’ di vernice non sarà mica il male della città no? E San Marco ringrazia». 

LA REAZIONE


Non sarà una vera e propria chiamata alle armi, l’intenzione sarà stata quella di far riflettere e non quella di inneggiare davvero al vandalismo sui principali tesori della città, ma la provocazione è stata giudicata decisamente pericolosa. Il fatto che poi sia stata diffusa sui social e promossa da un personaggio pubblico, di certo non aiuta a migliorare la situazione. La polizia locale di Venezia ha subito segnalato il video alla Digos che provvederà a sporgere denuncia in procura per il reato di istigazione a delinquere. 
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Il Gazzettino